A “Tintoria Podcast”, Alessandro Borghese si lancia in rivelazioni impensabili sui dietro le quinte del suo programma di punta, “4 Ristoranti”.
Dal 2015 ad oggi, il format di “4 Ristoranti” continua ad attrarre tantissimi telespettatori: che sia per merito del suo conduttore, lo chef Alessandro Borghese, o delle dinamiche spesso a rischio cortocircuito che si creano tra i ristoratori in gara, sta di fatto che la trasmissione non conosce crisi. Per Borghese, comunque, mandare avanti il programma non è certo un’impresa facile: dal dover mangiare in posti impensabili al domare le liti tra ristoratrici a Lampedusa, negli ultimi anni ne ha passate davvero tante.
Alessandro Borghese, il “cuoco buono”
Dai programmi incentrati sui tutorial per ricette facili e gustose, Alessandro Borghese è passato ad un format molto più longevo e redditizio: quello di “4 Ristoranti”, ormai diventato un cult quando si parla di game show culinari. E per quanto il suo savoir faire lo porti a mantenere sempre un certo contegno davanti ai ristoratori in gara, anche quando avrebbe motivo di scatenare polemiche, c’è da dire che chef Borghese si trova spesso davanti a situazioni impensabili.
Come quando, per assaggiare un particolare pezzo di carne d’agnello in Sardegna, si è ritrovato una sorpresa disgustosa nel piatto, che l’ha costretto a scappare in preda al voltastomaco.
Eppure, dice lo chef intervistato a “Tintoria”, il podcast di Stefano Rapone e Daniele Tinti, “non l’ho mai capita questa cosa che i cuochi devono essere cattivi”. Dimenticate quindi le urla di Gordon Ramsey o i rimproveri aspri dei giudici di Masterchef: Alessandro Borghese è un cuoco “buono”, secondo il quale “è un lavoro stressante, ma non bisogna necessariamente lanciare i piatti”.
“È successo un casino”: Borghese svela i segreti di “4 Ristoranti”
Il fatto che Alessandro Borghese cerchi di mantenere la calma, comunque, non significa che non sappia gestire le difficili situazioni che si presentano a “4 Ristoranti” con il giusto polso. Sì perché, al contrario di quanto si possa pensare, la competizione tra ristoratori non è sempre sana e pacifica, e spesso porta a scontri da domare: a “Tintoria”, Borghese ha parlato di questo e altri inediti segreti legati al famoso programma.
“Ogni tanto ci sono delle litigate che dobbiamo tagliare”, ha rivelato ad esempio lo chef, spiegando di come, se all’inizio i ristoratori si mostrano amichevoli e pacifici l’uno con l’altro, “ad un certo punto crollano i veli”. Com’è successo a Lampedusa, quando “ è successo un casino: quattro signore se ne sono dette di santa ragione”.
Ma non è finita qui: Borghese spiega che quasi sempre, all’inizio del programma, avverte i titolari dei ristoranti in gara di non inorgoglirsi pensando di poter alzare i prezzi a seguito della partecipazione al programma. L’avvertimento, tuttavia, in molti casi è inutile: “tanti hanno chiuso”, ha raccontato.
C’è spazio anche per rivelare i segreti dietro il famoso “freeze”, il momento in cui tutto si ferma e il conduttore si rivolge direttamente alla telecamera per commentare qualcosa di spiacevole che accade in quell’istante: “si devono fermare (…) appena vedo una caz**ta, chiamo il ‘freeze’”.
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Attenzione quindi a stappare il vino “come se fosse sempre Capodanno”, o a non servire prima le signore: Alessandro Borghese sarà pure un “cuoco buono”, ma su certe cose proprio non perdona.