Il conduttore torinese è una delle presenze più importanti della televisione italiana pubblica. Ultimamente è ritornato in Rai dove ha già messo a segno un programma, Donne sull’orlo di una crisi di nervi. Nonostante le sue idee politiche, continua a essere amatissimo dal pubblico a casa.
Purché se ne parli: potrebbe essere questa una delle conception di Piero Chiambretti, conduttore torinese da tempo tra i preferiti dal pubblico a casa. Capace di comprendere il volere del pubblico, spesso Piero Chiambretti ha usato questo suo talento per dare spazio alle sue trasmissioni. Programmi spesso divisivi, ma dal grande riscontro di pubblico, che gli hanno permesso di diventare uno dei volti più noti della televisione italiana.
Nato a Aosta nel 1956, ha avuto il debutto in TV da solo a Rete Manila 1, diventando ben presto un fenomeno. Nel 1982, quindi, il provini per la Rai, chiamato “Un volto nuovo per gli anni Ottanta”, che riesce a superare e l’anno successivo debutta in Rai 1 con fortissimo TV top. Il successo arriva nel 1987, quando gli viene affidata la conduzione di Va pensiero di Rai 3 a cui fanno un seguito tantissime altre trasmissioni di grande successo. Impossibile riassumere qui tutta la carriera incredibile di Chiambretti, che con eleganza passa da Rai a Mediaset e La7, facendo anche da Pigmaglione per personaggi come Costantino della Gherardesca, Alfonso Signorini, Drusilla Foer e Fabrizio Ferrari.
Piero Chiambretti, “Nulla a che fare con le mie idee politiche”
Nel 2023 si conclude la sua collaborazione con Mediaset, dopo il programma “la TV dei 101” e in febbraio, annuncia il suo addio al network della famiglia Berlusconi, confermando il suo ritorno in Rai. Attualmente Chiambretti è titolare di Donne sull’orlo di una crisi di nervi, da alcune settimane in onda su Rai 3 che vede la partecipazione di importanti presenze come Grazia Sambruna, pagellista del Corriere della Sera.
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“Se sono tornato alla Rai, non è certo per il mio colore politico, Anche perché non ce l’ho. Ho lavorato a Rai 1, Rai 2, Rai 3, Rete 4 Canale 5, Italia 1 e La7. Ho lasciato segni indelebili ovunque, mi sono interfacciato con ogni tipo di dirigente sempre e solo sulla base di un progetto televisivo” ha dichiarato Chiambretti in un’intervista rilasciata a fanpage.it, difendendo la pluralità del suo lavoro..