Anche se in ritardo, finalmente è stato reso disponibile il nuovo contratto di servizio della Rai per i prossimi anni.
Con due mesi di ritardo è stato reso noto il contratto nazionale di servizio tra il ministero delle imprese del made in Italy e la RAI. Questo è ciò che possiamo leggere all’interno della Gazzetta ufficiale 121 del 25 maggio 2024. Ma cosa è stato deciso?
Quali sono le novità aggiunte all’interno del nuovo contratto Rai
E’ stata molta l’attesa da parte dei vari utenti riguardo la pubblicazione di questo contratto in quanto al suo interno sono stati aggiunti degli indirizzi di politica industriali per quanto riguarda la TV pubblica. Basti pensare alla data di inizio della sperimentazione di ogni trasmissione standard digitale terrestre di seconda generazione conosciuto molto più semplicemente con il nome di DVB-T2.
Anche se non in via ufficiale, durante gli ultimi giorni si era iniziato a diffondere la notizia che la RAI aveva dato inizio ai primi test di trasmissione in DVB-T2, prima del passaggio definitivo verso nuove tecnologie stabilite per il 28 agosto. Adesso sembra che all’interno del contratto di servizi vi sia la conferma e che la RAI sposterà la totalità d MUX B verso la nuova tecnologia entro la data del 1° settembre 2024.
Ma visto che questo giorno cade di domenica, potrebbe anche accadere che lo switch off del Mux venga completato alcuni giorni prima. Nel nuovo contratto di servizio della Rai 2023- 2028 non si parla soltanto del DVB-T2 ma anche di tutte quelle tecnologie che la Rai ha intenzione di testare e sviluppare nell’arco dei prossimi anni.
La prima a cui si fa riferimento è il 5G broadcast una tecnologia che dà la possibilità di indirizzare un segnale audio-video in una zona ristretta del territorio andando a sfruttare i ripetitori 5G e non più quelli televisivi.
Tra tante le tecnologie che la Rai ha intenzione di sperimentare è quella di BB-I la quale altro non è che la trasmissione del flusso audio-video attraverso la rete Internet proprio come si fa anche con le piattaforme di streaming anche se in diretta e in maniera sincrona a differenza della trasmissione radio. Tutto ciò può essere sfruttato anche in qualità di paracadute nelle zone in cui non vi è un segnale tv buono o è del tutto assente.
Infatti, nel momento in cui una TV compatibile con DVB-IN automaticamente si sposta sul segnale internet, l’utente in questione non si accorge e il passaggio. In conclusione, il nuovo contratto di servizi RAI per gli anni che vanno dal 2015 al 2028 stabilisce anche altre sperimentazioni, ossia quella della tecnologia HBB-TV, ossia la TV ibrida al cui interno si trovano contenuti aggiuntivi trasmessi tramite internet e che chiunque può visualizzare attraverso un tasto che si trova sul telecomando anche nel corso della visione di un canale che viene trasmesso via radio.
Per concludere, nel nuovo contratto di servizio della RAI è prevista anche La neutralità tecnologica, espressione con cui si fa riferimento al fatto che la Rai non andrà a preferire nessun tipo di tecnologia in particolare tra quelli che al momento sono in commercio.
In poche parole ciò significa che la RAI trasmetterà ancora i medesimi contenuti sia tramite digitale terrestre che attraverso la piattaforma satellitare tv SAT . Continuerà inoltre anche la sua trasmissione in streaming dei canali direttamente su RaiPlay.