Giovanni Allevi, ad Ascoli Piceno, è tornato ad esibirsi live in concerto con un’esibizione ben diversa da quella a cui siamo abituati.
Per un po’ di tempo Giovanni Allevi è stato lontano dal mondo della musica. Il tutto a causa di quel male che gli è stato diagnosticato e la cui cura l’ha debilitato molto. Fortunatamente però poco alla volta si sta riprendendo al punto che lo scorso febbraio l’abbiamo visto anche come ospite al Festival di Sanremo. Ma cosa è accaduto durante il suo ultimo concerto?
Giovanni Allevi il suo ultimo concerto ad Ascoli Piceno
In occasione del suo ultimo concerto ad Ascoli Piceno, Giovanni Allevi a così esordito «Se sentite qualche nota fuori posto dipende dai farmaci che prendo: non potendo più contare sul mio corpo adesso suonerò con tutta l’anima».
È stato questo un concerto in cui l’eccitazione era alle stelle al punto che per trovare un po’ di calma si è subito messo al pianoforte affidandosi alla musica che, dopo tanta sofferenza, è stata in grado di dargli la giusta carica proprio per cercare di «non darla vinta al destino avverso».
Poco prima di iniziare a suonare, il compositore è stato salutato da un applauso molto lungo in cui i 2000 spettatori presenti tra cui anche i genitori, hanno voluto mostrargli tutta la loro stima e affetto.
Sono trascorsi due anni da quando Giovanni Allevi ha iniziato questa dura lotta contro il mieloma e, per riprendere in mano la sua vita non poteva che non iniziare a suonare dal vivo proprio nella sua terra. Durante il concerto diversi sono stati i riferimenti fatti alla malattia, i quali sono emersi sia con parole che con il corpo oltre che con la musica. Sembra infatti che questa è una guerra che ancora non è riuscito a vincere proprio come lui stesso ha ripetuto più volte durante la sua esibizione.
Il compositore quindi si è lasciato andare ad un’esibizione spirituale, liturgica, totalizzante ed intensa proprio come se fosse un’accurata preghiera anche se non mancavano diversi sentimenti positivi come il coraggio, la forza, la speranza e energia. Una sorta di viaggio curativo e terapeutico che è stato in grado di coinvolgere tutti i presenti i quali sono stati trascinati emotivamente per circa 90 minuti di concerto.
La prima canzone con cui si è esibito è stata “Aria” un brano che da solo è in grado di spiegare il gesto fatto con le braccia alla fine di ogni canzone. Ha proseguito poi con il brano “ No more tears” andando avanti con “Tomorrow”, canzoni che ha proposto anche in occasione dell’ultimo Sanremo con cui Allevi riesce ad esprimere l’importanza del domani e la consapevolezza della necessità.
Ad Ascoli Piceno quindi Giovanni Allevi si è esibito con una scaletta formata da circa 20 canzoni alcune delle quali più vecchie altre più recenti al cui interno si trovano quelli che sono i temi più importanti per lui.
Canzoni come “Our Future”, la quale ci riporta alla mente la lectio junghiana riguardo alla perdita del contatto con la Natura, oppure cone “Ti scrivo”, una confessione a dir poco toccante dell’incontro con donne Mauro Bartolini, un colloquio molto speciale con il compianto parroco di Monticelli morto a 39 anni a causa di un incidente stradale.