Dopo la vicenda che ha visto protagonista il Castello delle cerimonie, ecco che spunta l’ultima possibilità per continuare a restare aperti. Vediamo insieme che cosa bisogna fare.
Il celebre Castello delle cerimonie adesso è appeso ad un filo molto sottile. L’ultima notizia che lo riguarda è davvero molto preoccupante. Vediamo insieme tutto ciò che è successo e cosa bisognerà fare per fare in modo che donna Imma Polese possa riaprire le porte a tutti gli sposi che desiderano vivere un matrimonio da favola.
Cosa si dovrà fare per continuare a vedere attivo il Castello delle cerimonie
Il Castello delle cerimonie, il quale si trova nel comune di Sant’Antonio Abate in provincia di Napoli è conosciuto per tutti quegli eventi mandati in onda su Real Time.
Al momento sembra però che questo posto si trovi di fronte ad un vero e proprio bivio: una decisione sbagliata e dovrà chiudere per sempre i battenti. Infatti, a seguito delle accuse di abuso edilizio, da circa un anno ha avuto inizio l’inchiesta il cui scopo è quello di fare luce su ciò che è realmente accaduto.
Sembrerebbe però che questa vicenda si stia per concludere. Infatti, da non molto tempo il comune di Sant’Antonio Abate pare che abbia stabilito alcune condizioni per fare in modo che Villa Sonrisa possa continuare a restare attiva e ad ospitare così numerose cerimonie ed eventi proprio come faceva un pò di tempo fa.
Ricordiamo infatti che lo scorso febbraio il programma ha ricevuto una battuta d’arresto proprio a causa di alcuni problemi legali nati dopo aver verificato la presenza di irregolarità edilizie dell’edificio stesso.
Attraverso una sentenza della Cassazione risalente al 15 febbraio si è stabilito che la struttura passasse nelle mani dell’ente comunale andando così a mettere in discussione l’attività stessa. Per fare in modo che i posti di lavoro di tutti i dipendenti di Villa Sonrisa continuassero a restare al sicuro, il comune ha deciso che si dovrà pagare una sorta di canone di occupazione il quale verrà calcolato dall’ufficio tecnico del comune.
Una cifra che verrà decisa prendendo come spinto le tabelle dell’Osservatorio sul mercato immobiliare. Si tratta di una misura che viene vista come una sorta di tentativo di mediazione in cui si va a dare così la possibilità alla famiglia Polese di gestire ancora la struttura intanto che arrivi una sentenza definitiva.
Quindi, le prossime edizioni comunali avranno un ruolo fondamentale per ciò che accadrà a Villa Sonrisa. Infatti, il nuovo consiglio comunale dovrà prendere la decisione e capire quindi se andare avanti con la demolizione delle strutture abusive o se sanarle e acquisirle come se fossero patrimonio dell’ente. Insomma, solo con il tempo potrà dare la giusta risposta.