Il 2 maggio scorso è uscito Sei nell’anima, docufilm Netflix dedicato alla vita di Gianna Nannini, regina del rock italiano. Recentemente intervistata, l’artista Toscana ha raccontato ancora qualche altro dettaglio sulla sua vita precedente al grande successo che la poi investita.
Quando si pensa al rock italiano, è impossibile che la mente non vada a Gianna Nannini, artista toscana autrice di alcune delle canzoni più belle del repertorio musicale del nostro Paese. Nata a Siena nel 1954 in una famiglia alto-borghese, ha sempre sognato di lavorare nel mondo delle sette note, e è per questo che ha iniziato negli anni Settanta a presentarsi a diverse case discografiche di Milano e Roma, attirando finalmente l’attenzione di Mara Maionchi, all’epoca manager della Numero Uno di Mogol e Lucio Battisti.
Sarà proprio la produttrice musicale a valorizzarla, permettendole di prendere parte a Un disco per l’estate 1974. Il suo primo album risale al 1976, ma sarà solo nel decennio successivo che Nannini arriverà al successo grazie a singoli come America, Latin lover e soprattutto Fotoromanza nel 1984.
È la consacrazione per l’artista, che coinciderà con un periodo molto difficile a livello personale, a causa del crollo psicotico di cui rimarrà vittima. Tra i tanti successi di Gianna, va ricordato certamente Un’estate italiana, duetto eseguito con Edoardo Bennato che ha fatto da colonna sonora ai Mondiali di calcio di Italia 90.
Gianna Nannini rivela il segreto del suo successo: doloroso ma formativo
Di recente Gianna Nannini ha preso parte al format di Gianluca Gazzoli, BSMT, e con lui ha ripercorso alcuni momenti particolari della sua straordinaria carriera, svelando anche il segreto dietro la sua anima rock ed è qualcosa che nessuno si sarebbe mai aspettato. Come sanno bene i fan dell’artista, Nannini ha due falangi mancanti, a causa di un incidente occorsole durante gli anni di studi al conservatorio.
Visualizza questo post su Instagram
“Lavoravo nella pasticceria di mio padre che stava rinnovando per farla diventare una fabbrica di ricciarelli. Meditavo di scappare di casa e mettevo i soldi da parte: già avevo un piano” ha iniziato a spiegare la cantante, che ha poi aggiunto “Quindi quel giorno la macchina era un po’ rotta e io cercavo di sistemare queste teglie, quando mi sono incastrata la mano nell’ingranaggio e questo mi ha tranciato di netto due falangi”.
“È un dolore bestiale e dico sempre che la mia voce è nata da questo urlo rock di dolore” ha quindi concluso, non prima di aver svelato di essersi fatta fare due falangi finte per potere portare a termine l’esame di pianoforte al conservatorio. È proprio in quel frangente, con ancora le ferite alla mano, che è nata Fotoromanza, il primo grande successo dell’artista. Una confessione vagamente macabra, ma che Gianna ha raccontato con molta ironia, spiegando tra il serio e il faceto uno dei segreti dietro al suo enorme successo, che oggi le ha permesso di essere annoverata tra le colonne portanti della musica italiana.