A seguito della preoccupante scoperta di Piera Maggio, la scorsa puntata di “Chi l’ha visto” è tornata a parlare di Denise Pipitone.
Da ormai vent’anni gli italiani si augurano che la storia di Denise Pipitone possa avere un epilogo felice, o quantomeno uno che dia una spiegazione ad una madre disperata, che non ha modo di sapere cosa sia successo a sua figlia da quando, quella maledetta mattina del 2004, è scomparsa nel nulla. Vent’anni dopo, tra piste inconcludenti e segnalazioni false, Piera Maggio fa una scoperta agghiacciante: ne ha parlato ieri sera a “Chi l’ha visto“.
1° settembre 2004: la sparizione di Denise Pipitone
È la mattina del 1° settembre 2004, e la piccola Denise, 4 anni, si trova sul marciapiede davanti a casa sua, a Mazara del Vallo. Lì, alle 11.45, viene vista per l’ultima volta, prima di sparire nel nulla. Sua madre, Piera Maggio, è a un corso di informatica, e scoprirà della scomparsa della bambina solo 45 minuti dopo.
Da quel momento, parte l’allerta a livello nazionale: l’ipotesi più accreditata è che Denise, che Piera aveva avuto da Pietro Pulizzi, allora suo amante, sia stata rapita e consegnata, attraverso un meccanismo di staffetta, a persone ignote, per farne perdere le tracce.
L’indagine, successivamente, additerà Jessica Pulizzi, figlia di Pietro Pulizzi, che si sarebbe rivalsa sulla bambina con la complicità della madre, per motivi di gelosia. Il processo, comunque, non portò a nulla di fatto, e ancora oggi la verità su che fine abbia fatto Denise Pipitone rimane un mistero.
Piera Maggio torna a “Chi l’ha visto”: la scoperta shock
Per lungo tempo, riferendosi al caso di Denise, gli inquirenti hanno parlato di rapimento internazionale: diversi avvistamenti fatti a pochi giorni di distanza dalla scomparsa della piccola hanno convalidato l’ipotesi che Denise sia stata consegnata ad un gruppo rom, che l’avrebbe portata all’estero.
Sta di fatto che di ombre, in questa storia, ce ne sono ancora troppe e, triste a dirsi, c’è addirittura chi gioca sulla sensibilità di una mamma angosciata da una tragedia lunga 20 anni: a gennaio 2024, ad esempio, due adolescenti avevano girato un video fingendo di aver avvistato una ragazza che poteva essere Denise.
Piera Maggio, dal canto suo, non ha mai smesso di lottare: tra appelli alle autorità e campagne sui social, lo slogan “cerchiamo Denise Pipitone” è ancora attivo, e numerose sono le persone che vorrebbero dare un contributo attivo all’indagine, per una storia che ha toccato il cuore di tutti.
Ieri, Piera Maggio è tornata a “Chi l’ha visto”, ospite di Federica Sciarelli, per raccontare di una scoperta agghiacciante fatta qualche giorno fa: la mamma di Denise ha trovato due cimici ancora funzionanti collegate alla rete elettrica della sua abitazione.
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Se i dispositivi siano stati introdotti in casa durante le indagini, 20 anni fa, o più di recente, è difficile da stabilire, ma Maggio sembra intenzionata ad arrivare in fondo alla questione: “è una cosa aberrante. Le cimici hanno un inizio e una fine di indagine, quando scade il termine dovrebbero essere tolte. In questi anni le abbiamo trovate anche in alcune camere” ha dichiarato la donna, aggiungendo, “è gravissimo, è come se qualcuno abbia violato le nostre case”.
I dispositivi, adesso, sono stati consegnati ai carabinieri, che indagheranno sulla loro origine: in molti sostengono che chi le ha usate l’abbia fatto per “anticipare” ogni mossa della famiglia, così che non potesse ritrovare Denise, ma l’eventuale complicità delle autorità è in dubbio. Che questa possa essere una svolta all’interno del misterioso caso?