Un’intervista speciale con Elio Germano, ovvero Padre Pio aka Er Pasticca, direttamente da Un Medico in Famiglia: Tintoria 206 è online, il podcast di Dadiele Tinti e Stefano Rapone.
Tintoria è uno dei podcast più ascoltati e noti d’Italia ed è da sei anni ormai che continua a sfornare interviste ogni martedì sera con tanto di pubblico in sala.
Daniele Tinti e Stefano Rapone aggiungono al format un po’ di televisione vintage, chiedono all’ospite di turno di raccontare della propria vita, se poi è un comico di altra generazione è ancora meglio. I due infatti spiegano:
«Siamo cresciuti con i comici della tv, ci affascinano i loro aneddoti e le loro avventure. Anche noi abbiamo fatto una gavetta, qui scopriamo bene o male che la comicità è sempre un ricominciare daccapo».
Sul palco di Tintoria sono passati diversi comici che hanno divertito il pubblico con racconti di vita privata e barzellette, come per esempio Martufello, Paolo Rossi e Gabriele Cirilli.
«Non che quella di Martufello sia la mia comicità di riferimento», precisa Stefano, «a maggior ragione mi interessa. È un mondo che vedevo da piccolo, sono curioso, voglio sapere qual era il dietro le quinte».
Elio Germano alla 206º puntata di Tintoria
Ospite della 206º puntata del podcast Tintoria, di Daniele Tinti e Stefano Rapone, è Elio Germano che è stato recentemente al cinema con Confidenza, film di Daniele Luchetti.
Durante la chiacchierata Daniele e Stefano hanno ripercorso insieme ad Elio Germano la sua carriera, i traumi infantili che si è portato dietro in seguito alla partecipazione a spot televisivi ed alla identificazione conseguente dei suoi coetanei all’interno di prodotti pubblicizzati.
Il suo primo film cult e la formazione teatrale, i suoi esordi in età già adulta insieme ai fratelli Vanzina ed Ettore Scola, i suoi ruoli in serie tv come Padre Pio e Un medico in famiglia.
La sua grafomania e le occupazioni del Cinema Palazzo e del Teatro Valle e tanto altro. È stato raccontato anche l’aneddoto di quando ha incontrato Gianni Morandi, Eros Ramazzotti e Michael Jackson.
I due conduttori del format affermano che:
«A me dispiace se uno viene da noi e fa una battuta che poi la cosa venga ripostata come uno scoop, non ce ne frega niente dello scandalo, anzi se un ospite dice qualcosa che lo può mettere nei guai di solito glielo facciamo notare. Ci interessa che si crei un’atmosfera che permetta all’ospite di raccontare quello che vuole come vuole, anche con delle battute se gli va di scherzare».