Roma, Fontana di Trevi: che fine fanno le monetine che si lanciano in segno beneaugurale?

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Sono tanti i turisti ogni anno che visitano Roma, e tra le mete più ambite c’è la Fontana di Trevi. Una delle usanze più comuni è lanciare una monetina nelle sue acque. Ma che fine fanno tutti gli Euro che ogni anno finiscono sul fondo? La risposta vi stupirà.

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Particolare della Fontana di Trevi a Roma – spetteguless.it

Roma è una delle città più belle al mondo, visitata ogni anno da milioni e milioni di turisti. Sono tanti i monumenti che i visitatori possono vedere: basti pensare al Colosseo o i Fori Imperiali, e ancora le bellezze dei Musei Vaticani o di quelli Capitolini. Uno dei posti più gettonati dai turisti rimane però la Fontana di Trevi.

Costruita sulla facciata di Palazzo Poli da Nicola Salvi e Pietro Bracci tra il 1732 e il 1762, tra le tradizioni più note che la riguardano c’è quella del lancio della monetina: dando le spalle al palazzo, a occhi chiusi, il turista lancia l’obolo dietro di sé. Un’usanza che pare sia stata lanciata tra l’Ottocento e il Novecento dall’archeologo tedesco Wolfang Helbig, il quale per lungo tempo soggiornò a Roma e decise di rendere meno amaro l’addio dei suoi ospiti alla Città Eterna. La tradizione vuole che lanciando la monetina, la persona tornerà di nuovo felicemente in città.

Oggi sono migliaia i turisti che ogni giorno gettano una moneta nella Fontana di Trevi, e la domanda è lecita: che fine fanno tutti i soldi che si depositano sul fondo e che spesso i malintenzionati tentano di recuperare?

Fontana di Trevi, a chi vanno tutte le monetine sul suo fondo?

Si stima che in media vengano gettate monetine ogni giorno nella fontana di Trevi per un totale di 3.500 euro. Un importo importante che moltiplicato per 365 giorni dà l’idea di quanto denaro possa essere raccolto ogni anno grazie a questa tradizionale usanza. Naturalmente, c’è sempre qualcuno che cerca di fare il furbo e appropriarsi del denaro sul fondo delle sue acque, ma fortunatamente la polizia locale sta molto attenta a questo fenomeno e finora in pochi sono riusciti a farla franca.

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Turisti davanti alla Fontana di Trevi – Spetteguless.it

A occuparsi della raccolta delle monetine è il comune di Roma attraverso Acea, che utilizza manichette aspiranti e lunghe scope. Acea è anche la società che si occupa di illuminare la fontana durante le ore serali e notturne. I soldi raccolti, tuttavia, non vanno al comune, ma vengono dati in beneficenza da quest’ultimo. Tra l’amministrazione cittadina e la Caritas diocesiana c’è un accordo per cui questi fondi devono essere usati per opere di bene.

La Caritas, una volta che riceve le monete direttamente dall’ Acea provvede a contarle e poi le smista versandole sui diversi conti per finanziare le attività di cui si occupa. Quindi si può dire che gettando una monetina, non solo si tenta di realizzare un desiderio, ma si esaudisce anche quello di qualcun altro meno fortunato.

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