Questo bambino dall’espressione seria e concentrata sarebbe diventato qualche decennio più tardi una personalità di spicco della nostra Repubblica. Qui è ritratto a soli 10 anni ma dal suo sguardo sembrava già avere le idee chiare.
Sembra impossibile, ma questo bambino dagli occhi attenti e la bocca corrucciata avrebbe cambiato definitivamente la società italiana da lì a trent’anni. Nato a Milano nel 1936 in una famiglia borghese, passò i suoi primi anni a Saronno, e in seguito all’avvento dei tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale, a Lomazzo.
Luigi, il padre, nel 1957 divenne procuratore generale della banca Rasini, mentre la madre Rosa aveva lavorato come segretaria alla Pirelli, prima di dedicarsi ai tre figli: oltre a lui, il primogenito, Maria Antonietta e Paolo. Dopo essersi stabilito con la famiglia a Milano, nel quartiere Isola, ottenne la maturità classica, e poi si laureò in Giurisprudenza nel ’61 con 110 con una tesi in diritto commerciale, dal titolo profetico “il contratto di pubblicità per inserzione”.
Dopo i primi lavori come cantante sulle navi da crociera e venditore porta a porta, cominciò a lavorare nel settore immobiliare, fondando nel 1961 la Cantieri Riuniti Milanese Srl. Due anni più tardi fondò quindi la Edilnord Sas che venne liquidata poi nel 1972, seguita l’anno successivo dalla Italcantieri Spa di cui diventa presidente. Proprio grazie alla sua attività nel campo edilizio, riceve nel 1977 la nomina di cavaliere del lavoro da Giovanni Leone. Avete capito di chi stiamo parlando?
Il bambino nella foto in bianco e nero sarebbe diventato un mogol del piccolo schermo. Chi è
Si tratta proprio di lui, Silvio Berlusconi, ritratto nella foto in copertina a appena dieci anni nel 1946. L’imprenditore, dopo la nomina a cavaliere, avrebbe dato vita alla famosa Milano 2 non prima di avere fondato nel ’75 la Fininvest – Finanziaria di investimento, holding che avrebbe coordinato tutte le sue attività. Come noto, proprio in quegli anni il cavaliere avrebbe poi iniziato a interessarsi al mondo dei media e della comunicazione, rilevando TeleMilano, poi rinominata Canale 5.
È l’inizio della televisione commerciale, che creerà il primo duopolio televisivo italiano, E in quegli anni, grazie alle proposte vantaggiose di Berlusconi, la Fininvest attirerà nomi storici della televisione pubblica, primo tra tutti Mike Bongiorno, che gli rimarrà fedele fino all’ultimo, ma anche Pippo Baudo, Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, Corrado, Lorella Cuccarini e Raffaella Carrà.
Nel 1994, quindi, la famosa “discesa in campo”, con il neonato partito Forza Italia che riuscirà a vincere le elezioni di quell’anno e infine, nel giugno scorso, dopo mesi di malattia, la sua scomparsa. Chissà se quel bambino pensava che la vita gli avrebbe riservato tutto ciò: lo sguardo attento è concentrato sembra indicare che già allora avesse le idee piuttosto chiare su quello che desiderava dal suo futuro.