A Muschio Selvaggio Fedez critica la stampa italiana, accusata di concentrarsi su temi meno importanti ma che generano più hype.
Fedez (spetteguless.it)
Quella della lotta di Fedez contro la stampa è una storia ormai datata: il rapper ha più volte espresso la sua perplessità di fronte al modus operandi dei giornalisti, attaccandoli via social, nel podcast Muschio Selvaggio e ora a Belve. Le sue considerazioni potrebbero avere un fondamento di verità? Scopriamo cos’è il fenomeno del fast journalism.
Fedez e i giornalisti: guerra aperta
Il rapporto tra Fedez e i giornalisti italiani non è mai stato dei migliori: al di là dell’eterna faida con Selvaggia Lucarelli, con la quale gli attriti non accennano ad alleggerirsi, il rapper ha attaccato più volte la stampa, accusandola di concentrarsi eccessivamente su temi che non hanno una così alta rilevanza rispetto ad altri.
Vedi, ad esempio, l’attenzione mediatica riservata al divorzio Ferragnez, rispetto alla quale Fedez aveva dedicato delle storie Instagram piuttosto piccate rivolte alla conduttrice di Pomeriggio 5, Myrta Merlino, criticando il pressing dei suoi fotografi sotto casa.
Fedez (spetteguless.it)
Anche nell’intervista a Belve andata in onda due giorni fa, comunque, il rapper ha sottolineato il suo dissenso rispetto alle scelte della stampa italiana: al di là delle considerazioni sulle opinioni che alcuni giornalisti avevano espresso su di lui, Fedez ha parlato delle recenti illazioni riguardo ad un suo tradimento con una ragazza famosa. L’accusa ai giornalisti, ha spiegato, è quella di diffondere notizie semplicemente perché risultano virali, senza tuttavia verificare che abbiano un fondamento di verità.
“Il termometro di una stampa non sana” secondo Fedez: il fast journalism
Da un lato, comunque, c’è chi vede nell’antipatia di Fedez verso i giornalisti dei motivi puramente personali: qualche mese fa, nel corso di una delle ultime puntate di Muschio Selvaggio, il rapper aveva lanciato alla stampa qualche stoccata riguardo al caso Balocco. Il modo, o meglio le proporzioni, con le quali i giornalisti italiani hanno affrontato il caso sono secondo Fedez “il termometro” di una stampa non sana.
“Ho contato gli articoli su Chiara Ferragni e il caso Balocco nel mese di dicembre” racconta il rapper, “la stampa italiana le ha dedicato 6492 articoli”. Fin qui niente di strano, se non fosse che, ad altri temi più rilevanti, dice Fedez, nello stesso mese sono stati dedicati molti meno articoli: 4300 sulla guerra in Palestina e 1300 sui femminicidi.
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Sulle sue considerazioni si potrebbe dire molto, ma in diversi ritengono che un esame del genere getti luce su quella che sta diventando la realtà preponderante nel panorama del giornalismo italiano: il cosiddetto “fast journalism”, il giornalismo che preferisce le notizie virali e “veloci” alle analisi approfondite su temi davvero importanti.
