Tra i cantanti più amati della sua generazione, Gianluca Grignani di recente ha rilasciato un’intervista in cui si è confessato a cuore aperto, e ha anche detto la sua su quanto sta succedendo al suo famoso collega.
Dotato di grande sensibilità ma altrettanta fragilità, Gianluca Grignani ha scritto alcuni dei pezzi più belli della musica italiana. L’artista non ha mai nascosto di avere passato momenti molto duri, ma ora sembra esserne uscito più forte di prima. Milanese, classe 1972, fin dalla sua adolescenza ha iniziato a studiare chitarra, cominciando al contempo a scrivere i suoi primi pezzi. Tra gli artisti che lo influenzano in questo suo percorso, i Police, I Nomadi, i Beatles, Lucio Battisti e soprattutto Elvis Presley.
In seguito continua gli studi presso il CPM del capoluogo lombardo. All’inizio degli anni 90, incontra Massimo Luca e Vince Tempera che dopo averne riscontrato il grande talento, iniziano a proporlo a diverse case discografiche. Ad avere la meglio è la PolyGram, che nel 1994 lo mette sotto contratto e lo fa partecipare a Sanremo Giovani con La mia storia tra le dita, oggi uno dei suoi cavalli di battaglia. Pochi mesi dopo, debutta al Festival nelle nuove proposte con Destinazione paradiso, che si rivela immediatamente un enorme successo.
Il suo primo album prende il titolo proprio dalla hit e in un solo anno vende 2 milioni di copie facendogli anche vincere il Telegatto come Artista rivelazione dell’anno. La fama, però, non è facile da sopportare per lui, che poco dopo sparisce improvvisamente dalla scena pubblica. Il suo ritorno avviene nel 1996 con il secondo album La fabbrica di plastica, che si discosta dai suoi lavori precedenti e spiazza la critica di settore. Eppure, come raccontato in una recente intervista, è stato proprio questo cambio di rotta ad averlo salvato. Non solo, ma Gianluca Grignani ha detto anche la sua sulla decisione presa dal giovane collega, e ha usato parole piuttosto forti.
Gianluca Grignani usa parole di fuoco sulla situazione del collega
Il successo di Grignani, negli anni 90, è stato immenso. Visto come un moderno Lucio Battisti, la sua popolarità è esplosa da un momento all’altro, nel giro di pochi mesi. Proprio di questo fenomeno ha parlato il cantante con il Messaggero, dicendo di comprendere lo stato d’animo di Sangiovanni, che ha deciso di prendersi una lunga pausa dalla musica.
“Se avesse vissuto quello che ho vissuto io agli esordi, a quest’ora sarebbe morto di fatica. Io ho vissuto una cosa che in Italia si beveva ai tempi di Celentano e che poi non si è più vista: quando andavo a presentare i dischi, le città si bloccavano per via dei bagni di folla. Però, lo comprendo” ha detto il cantante. Lo stesso cantante meneghino ha confessato come sia un miracolo il fatto che sia ancora vivo: “A un certo punto ho pensato di dover morire per essere compreso” ha dichiarato al giornalista del quotidiano romano. A breve Gianluca andrà in tour in Sudamerica con Residui di Rock n’Roll, e non ha nascosto il suo desiderio di suonare sui palchi dei festival rock europei.