Reduci dal 74esimo Festival di Sanremo, i tenori de Il Volo non restano con le mani in mano. Dopo il successo ottenuto con Capolavoro, il brano presentato all’Ariston, i cantanti affrontano per la prima volta in 15 anni una sfida diversa dal solito.
I tre tenori de Il Volo in una foto promozionale – Spetteguless.it
Amatissimi in Italia ma soprattutto all’estero, dove sono considerate delle vere e proprie star, i tre ragazzi de Il Volo da ormai 15 anni a questa parte sono sulla cresta dell’onda. Ignazio Boschetto, Gianluca Ginoble e Piero Barone hanno preso parte all’ultima edizione del Festival di Sanremo e, anche se non hanno bissato il successo del 2015 con Grande Amore, la loro Capolavoro sta andando alla grande, e è molto trasmessa in radio.
Una carriera, quella del trio, iniziata per caso, quando i tre, separatamente, decisero di partecipare ancora adolescenti a Ti lascio una canzone, programma condotto da Antonella Clerici. Fu il regista della trasmissione, Roberto Cenci, a intuirne le potenzialità, decidendo di farli esibire in gruppo nel corso dello show.
La loro bravura non passò inosservata a Tony Renis, che dopo averli presi sotto la sua ala, li presentò immediatamente a Jimmy Iovine, patron della Geffen Records, major a stelle e strisce. Da quel momento Il Volo non si è più fermato, e i tre cantanti non solo hanno avuto l’onore di aprire i concerti di un mostro sacro come Barbra Streisand, ma hanno iniziato la loro carriera live, con date quasi sempre sold-out.
Il Volo, una sfida che aspettava Ignazio, Gianluca e Piero da quindici anni
Il repertorio de Il Volo è sempre stato composto da grandi classici della musica italiana, come Granada o O sole mio. Dopo 15 anni, però, gli artisti hanno sentito l’esigenza di cambiare e provare a cimentarsi in qualcosa per loro di completamente diverso rispetto al passato. A spiegarlo sono stati loro stessi, con un video pubblicato sul loro profilo Instagram ufficiale.
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“Finalmente dopo 15 anni abbiamo avuto l’esigenza di fare registrare un album interamente di inediti” ha iniziato a spiegare Boschetto. “Credo che l’esigenza di un artista sia quella anche di mandare un messaggio autentico e quello che arriva al pubblico è credo una certa autenticità” ha aggiunto Ginoble, “Mostrare, oltre alla tua voce, il tuo messaggio interiore, quello che senti, quello che sei e che sei diventato nel tempo”.
“Dopo 15 anni di carriera, quindi, abbiamo sentito questa necessità di mostrare che oltre alle nostre voci abbiamo dei messaggi profondi da mandare” ha poi concluso l’artista. Domani 29 marzo, in tutti i negozi fisici e digital, uscirà Ad Astra, il primo album completamente di inediti de Il volo. Un appuntamento imperdibile per tutti i fan dei tre tenori, che oltre a Capolavoro potranno ascoltare altre 10 tracce di cui solo una cover.
