Doccia fredda per proprietari e dipendenti de La Sonrisa, meglio nota come Il Castello delle cerimonie, luogo cult della provincia napoletana adibito a hotel e spazio per eventi. L’edificio è stato confiscato per abuso edilizio e ora è di proprietà del comune di Sant’Antonio Abate. Che fine faranno le prenotazioni di chi doveva festeggiare lì?

La piscina esterna di La Sonrisa, nota come Il Castello delle cerimonie – Spetteguless.it

Tra i programmi più seguiti di Real Time c’è sicuramente Il Castello delle cerimonie, spinoff de Il Boss delle cerimonie, che vede come protagonista l’hotel La Sonrisa, location del Napoletano utilizzata da moltissime coppie per i loro ricevimenti di nozze, feste e eventi. La struttura, dopo la morte nel 2016 del fondatore Antonio Polese, è stata presa in mano dalla figlia Imma aiutata dal marito Matteo Giordano.

È notizia di pochi giorni fa, però, la confisca della struttura da parte del comune di Sant’Antonio Abate, decisa dalla Cassazione a seguito di abuso edilizio. La Sonrisa passerà quindi all’amministrazione della cittadina in provincia di Napoli, che deciderà se demolirla o usarla per eventi pubblici. E mentre i Polese hanno già annunciato il ricorso alla Corte di Strasburgo, c’è molta preoccupazione da parte degli oltre 200 dipendenti dell’hotel, tra stagionali e fissi. Inoltre, molti si domandano che fine faranno le prenotazioni ancora in piedi fatte dalle persone desiderose di festeggiare nella struttura.

Il Castello delle cerimonie, che fine faranno le prenotazioni di La Sonrisa? Un esperto lo spiega

Nikolex87, giovane legale con un profilo si TikTok, ha spiegato cosa succederà ora, dando alcuni suggerimenti a chi aveva prenotato La Sonrisa per le loro nozze o feste private. Il consiglio del legale, che ha spiegato come la confisca sia un provvedimento definitivo, è stato piuttosto schietto e sincero e ha scatenato molti commenti da parte degli utenti online.

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L’avvocato ha consigliato a tutti coloro ancora in attesa di festeggiare al Castello, di chiedere con molta celerità, tramite legale, la restituzione delle caparre date ai proprietari dell’hotel e ha inoltre aggiunto di sperare che i Polese, per chi si trovi in procinto di festeggiare degli eventi alla Sonrisa, abbia trovato una soluzione alternativa in modo da non rovinare loro il giorno più bello.

Va anche detto, però, che per il momento il tribunale ha affidato la gestione ancora alla famiglia proprio per non creare disagio occupazionale, quindi, probabilmente, per ora nulla dovrebbe cambiare. Ma i dipendenti si domandano cosa succederà quanto la struttura andrà definitivamente nelle mani del comune. Meglio quindi, per i futuri sposi, seguire i consigli del legale e cercare di tutelarsi. Proprio come stanno facendo molti altri, con il Castello che ha ricevuto decine e decine di disdette in questi giorni.