La cumbia de ‘La Noia’ di Angelina Mango, svelato il significato

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Vi siete mai chiesti qual è il significato della cumbia usata nella canzone La noia di Angelina Mango? Scopriamolo insieme.

La cantante Angelina Mango

La cumba de La noia- Spetteguless.it

Da sempre la musica viene vista come un ponte universale che riesce a coniugare persone tramite significati e suoni profondi. Questo è ciò che è riuscita a fare Angelina Mango in occasione del Festival di Sanremo del 2024. La giovane cantante è stata in grado di incantare chiunque con la sua canzone La noia. Una canzone bella da ascoltare ma che solleva alcune domande. Una di questa è: Che cos’è la cumbia? Scopriamo il significato di questo genere musicale e come Angelina Mango è stata in grado di trasformarla in un elemento molto importante per ottenere la vittoria al Festival di Sanremo.

Il significato della “cumbia della noia” di Angelina Mango

Angelina Mango è stato in grado di conquistare il cuore di tutti noi durante la sua esibizione sul palco dell’Ariston. Con la sua canzone La noia è stata in grado di portare a casa il primo posto e ottenendo premi come quello della sala stampa Lucio Dalla e quello per la miglior composizione musicale Giancarlo Bigazzi.

Oltre il successo, abbiamo anche notato un elemento molto importante nel caso, ossia la cumbia. una parola che viene molto utilizzato nel ritornello “È la cumbia della noia” oppure in “cumbia, io ballo la cumbia”. Si tratta di un genere di sonorità latino americano, spagnola e africana. Ma a cosa fa precisamente di riferimento Angelina Mango con la sua cumbia?

Vincitrice Sanremo 2024

La cimba della noia, il significato di Angelina Mango- Spetteguless.it

Si riferisce ad un genere musicale la cui origine è a Panama o in Colombia. Una danza popolare di coppia che, con il passare degli anni, si è trasformato in un genere a sé stante. In ogni caso, c’è ancora un vero e proprio dibattito riguarda l’origine del termine. Per alcuni questo termine deriva dalla parola africana Cumbiamba, ossia la danza cerimoniale che i popoli africani nella Nuova Guinea Equatoriale praticano.

Per altri invece sembra che questa parola abbia radici all’interno delle piantagioni della Colombia coloniale in cui la Kumbè veniva usata per indicare i rumori che provocavano gli schiavi africani nel corso del loro lavoro. In base a queste parole teorie, pare che la parola cumbiamba si sia trasformata in cumbia proprio dopo l’abolizione della schiavitù.

Angelina Mango ha spiegato che in passato aveva già sentito parlare della cumbia, un argomento che ha deciso di approfondire e che la affascinato davvero molto. La sua intenzione era quella infatti di portare entusiasmo sul palco in quanto secondo lei, spesso i momenti tristi altro non sono che il preludio verso una nuova felicità: “ Non si deve aver paura della noia: va accolta, è importante, così come tutti i sentimenti che ci portano giù, in fondo. C’è una risalita, sempre. La noia non va combattuta: è tempo prezioso da dedicare a noi stessi. E nei momenti difficili, bisogna ballarci sopra”.

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