Il 74° Festival di Sanremo è ufficialmente iniziato, abbiamo sentito tutte le canzoni e siamo pronti ad andare avanti fino a sabato. Ma quali sono i momenti più iconici di sempre di questa kermesse musicale?
Una tradizione, un momento che unisce tutti: parliamo del Festival della canzone italiana di Sanremo, che quest’anno è tornato e ci terrà compagnia per tutta la settimana.
Al timone, ancora una volta, Amadeus, come direttore artistico e conduttore, e ben 30 cantanti in gara che hanno iniziato a esibirsi ieri sul palco dell’Ariston. Ma quante cose potrebbe raccontare quella sala se solo parlasse? Ecco i momenti iconici che hanno fatto parlare negli anni.
I momenti più iconici di sempre a Sanremo
Sanremo non è solo un festival della canzone, è un vero e proprio evento che coinvolge l’Italia intera. Che piaccia o meno, il Festival è diventato parte della nostra vita, anno dopo anno, momento dopo momento.
Non sono solo celebri canzoni che hanno segnato la sua storia, come Come Saprei di Giorgia o Almeno tu nell’Universo di Mia Martini, solo per citarne due, ma anche tantissimi episodi accaduti durante le 73 edizioni andate in onda fino ad ora.
Ecco i 5 momenti che non dimenticheremo mai:
Il litigio tra Bugo e Morgan
Come primo episodio non andiamo molto lontano, anzi, torniamo nel 2020 quando Morgan e Bugo si presentano in duetto, ma qualcosa va storto durante una delle serate. Morgan cambia il testo della canzone dopo un litigio con il collega, cantandola avanti a tutti in diretta e causando l’abbandono di Bugo dal palco. La frase che Amadeus ha pronunciato dopo è diventata iconica: “Dov’è Bugo?”. Iconic!
I Queen boicottano il playback
Negli anni ’80 a Sanremo il playback era una tradizione, non si cantava dal vivo sul palco come oggi. Nel 1984 i Queen sono superospiti della kermesse, ma Freddie Mercury questa regola non l’ha per nulla accettata. Sulle note di Radio Ga Ga, l’iconico cantante boicotta il playback in protesta.
Loredana Bertè con il pancione
Un altro momento super iconico della storia di Sanremo è sicuramente Loredana Bertè nel 1986, quando sale sul palco cantando Re con un look audace, provocatorio: una mini tuta in pelle con spalline borchiate e un pancione finto.
Un gesto che all’epoca le fece perdere il contratto discografico, ma che l’ha resa una regina della ribellione artistica italiana.
Raffaella Carrà e Eminem, la showgirl in difesa del rapper
In pochi ricordano che Raffaella Carrà nel 2001 ospitò sul palco dell’Ariston Eminem, il rapper americano che all’epoca era davvero sulla cresta dell’onda.
Quella scelta fu molto criticata, perché si lamentava la poca adeguatezza dei suoi testi per un palco così “solenne” come Sanremo. Ma Raffaella Carrà non ne volle sapere e dichiarò: “Lo vedo come un ragazzo che ha estremo bisogna di affetto. Lo incontrerò prima della sua esibizione. Se mi dirà che non vuole nessuno sul palco e non vuole domande, lo accontenterò, non voglio fare pressione su nessun artista”.
I Placebo scatenano il caos sul palco
L’ultimo momento dei tantissimi iconici che ricordiamo fa di nuovo parte dell’edizione condotta da Raffaella Carrà nel 2001, che portò in Italia anche i Placebo.
Le star, però, non si aspettavano quel tipo di pubblico (all’epoca il pubblico dell’Ariston non era molto attivo come oggi): infatti, l’accoglienza fu molto fredda per il gruppo abituati a grandi folle adoranti. Così, sbroccarono sul palco e spaccarono chitarre contro gli amplificatori, tra i fischi dei presenti.
E quest’anno 2024 cosa succederà? Siamo in attesa di scoprire se avverrà qualcosa di veramente memorabile da scrivere negli annali del Festival di Sanremo.