Il Festival di Sanremo 2024 quest’anno vivrà una sorta di rivoluzione estetica: per la prima volta nella sua storia, il celebre palco dell’Ariston non sfoggerà decorazioni floreali.
Questa indiscrezione inaspettata è stata anche confermata dalla scenografa dell’evento, Maria Chiara Castelli, in un’intervista esclusiva a Fanpage.it. Tale decisione – voluta secondo alcune indicazioni dal Direttore artistico Amadeus – prevede l’assenza totale di fiori durante le cinque serate di gala, ad eccezione dei bouquet destinati agli ospiti d’onore.
La scelta di escludere gli allestimenti floreali dal palcoscenico non deriva da una mera questione estetica. Tutto nasce da una consapevolezza ambientale più profonda e matura. Negli anni, infatti, i fiori recisi utilizzati per adornare il teatro si sono sistematicamente appassiti in brevissimo tempo, a causa dell’intensa illuminazione scenica. Tale abitudine, ripetuta negli anni in occasione della kermesse, ha sollevato interrogativi sulla sostenibilità ambientale di tali pratiche, considerando la breve vita e il destino inevitabile di questi fiori, destinati a deperire rapidamente post-evento.
Il palco di Sanremo quest’anno sarà diverso: sul palco dell’Ariston niente fiori
Quest’anno, quindi, il palco dell’Ariston sarà privo di fiori. L’industria dei fiori recisi rappresenta una questione ambientale di non poco conto. Secondo dati recenti, l’Unione Europea ha importato fiori recisi per un valore di 4,1 miliardi di euro nel solo 2022, con l’Italia che contribuisce con 236 milioni di esemplari. Questa massiccia quantità di fiori tagliati pone da sempre seri interrogativi sulla loro sostenibilità e impatta negativamente sull’ambiente, soprattutto considerando le risorse impiegate per la loro coltivazione, il trasporto e la conservazione.
Alla luce di quanto detto, questa decisione si configura anche come un gesto simbolico importante, un invito a riflettere sulle nostre abitudini di consumo e sulla necessità di orientarci verso alternative più sostenibili. Pensare di regalare piante vivaci nel quotidiano (che continuano a crescere e a fiorire nel tempo) potrebbe rappresentare per la natura un’alternativa eco-compatibile dal valore simbolico anche più intenso e profondo.
Il dibattito sulla sostenibilità si estende anche alle scelte quotidiane dei consumatori, come la preferenza per fiori di stagione e la consapevolezza circa la provenienza dei fiori acquistati. Spesso, infatti, le varietà disponibili nei negozi non rispecchiano il ciclo naturale delle stagioni, suggerendo un’ampia rete di trasporto e una catena di approvvigionamento che raramente aderisce ai principi del chilometro zero. Questa realtà solleva questioni pertinenti sull’impatto ambientale legato al trasporto a lunga distanza e sull’uso di sostanze chimiche per mantenere i fiori freschi e attraenti fino al punto vendita.
Proprio per questo, la decisione di Sanremo 2024 di abbandonare l’uso di fiori recisi sul palco rappresenta una rivoluzione estetica ma anche un passo avanti verso una maggiore consapevolezza ambientale. Un cambiamento che invita tutti a riflettere sulla propria relazione con la natura e sulle piccole scelte quotidiane che possono contribuire a un futuro più sostenibile.