Sapete a quanto ammonta il patrimonio della dinastia Savoia? Il suo valore attuale vi lascerà a bocca aperta. Nessuno potrebbe immaginare ad una cifra simile.
Quella dei Savoia è una delle più antiche casate regnanti d’Europa, ha giocato un ruolo cruciale nella storia italiana, guidando l’unificazione del paese nel XIX secolo. Tuttavia, la fine della monarchia nel 1946 e l’esilio dell’ultimo re, Umberto II, hanno sollevato interrogativi sul destino del vasto patrimonio familiare.
Umberto II di Savoia, che in molti hanno descritto come un monarca in esilio che viveva grazie al sostegno dei suoi leali sostenitori, ha lasciato dietro di sé un’eredità avvolta nel mistero. Nonostante la confisca ufficiale dei beni della famiglia reale, sancita dalla Costituzione del 1948, si è a lungo parlato su quanto del loro immenso patrimonio sia effettivamente rimasto nelle mani della famiglia Savoia, sia in Italia che all’estero.
La situazione patrimoniale di Umberto II e dei suoi discendenti è stata oggetto di molta curiosità. Alcuni lo descrivevano come un ex re in esilio che viveva grazie agli aiuti dei suoi fedelissimi. Altri, invece, lo vedevano come un colosso finanziario con influenze che si estendevano ben oltre il cerchio aristocratico. La realtà però è probabilmente più complessa di entrambe queste narrazioni.
Dinastia Savoia, un patrimonio dal valore immenso
Secondo la Costituzione italiana, Umberto II e quindi la Dinastia Savoia, non avrebbe dovuto possedere alcun bene in Italia dopo l’avocazione allo Stato dei suoi beni. Eppure, il patrimonio attuale della famiglia Savoia, che secondo alcune stime varrebbe decine o addirittura centinaia di miliardi, ancora oggi ha delle zone d’ombra. Alcuni beni potrebbero, infatti, essere nascosti o registrati sotto altri nomi, come quelli delle sorelle di Umberto o di fidati collaboratori.
Durante i 37 anni di permanenza in Portogallo, è plausibile che Umberto II abbia esercitato una notevole influenza sulle decisioni relative al patrimonio familiare, nonostante le sfide legali e le confische subite dalla famiglia in Italia. La storia del patrimonio dei Savoia è infatti segnata da contese legali e da una distinzione nebulosa tra i beni personali della famiglia e quelli assegnati alla corona.
Un esempio esplicativa della complessità legata a questo argomento, è la vicenda del Castello di Racconigi, che fu al centro di lunghe battaglie legali prima di essere parzialmente restituito alla famiglia. Allo stesso modo, proprietà come Villa Savoia a Roma e la tenuta di Capocotta rimangono legate al nome dei Savoia, anche se circondate da questioni legali e da tentativi di vendita non andati a buon fine. Ad ogni modo, tutti i possedimenti avrebbero un valore stimato di 300 milioni di euro.
Emanuele Filiberto di Savoia, l’attuale volto pubblico della famiglia, ha tentato di forgiare un nuovo percorso per i Savoia, impegnandosi in vari progetti imprenditoriali e apparizioni televisive. Le stime sulla ricchezza del patrimonio della famiglia restano comunque poco sicure, quantomeno parziali. La verità la conosce solo la famiglia che per anni ha regnato il nostro bel paese. Naturalmente, dopo la morte di Vittorio Emanuele, l’argomento torna ad essere di grand curiosità.