Chiara Ferragni, nuove collaborazioni con aziende a rischio dopo il caso pandoro

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Molte aziende non vogliono più collaborare con Chiara Ferragni, questa è la verità che sta emergendo dopo il caos relativo al pandoro Balocco.

Chiara Ferragni

Chiara Ferragni – Spetteguless.it

Non è chiaro quale siano le responsabilità della nota influencer, tuttavia nessuno vuole rischiare il danno di immagine relativo all’utilizzo del suo nome. Dopo che la Coca Cola ha fatto marcia indietro sulla collaborazione con lei, anche altre aziende starebbero riflettendo sul da farsi.

Alla notizia delle indagini per truffa, lei si è detta serena poiché dice di non avere colpe. In realtà già nel video di scuse aveva fatto mea culpa e le azioni che ha annunciato dimostrano questo: ha detto che donerà all’ospedale Regina Margherita di Torino i soldi che la struttura avrebbe dovuto incassare lo scorso anno dalle vendite del dolce natalizio con il suo brand. Lei si sente molto in colpa, lo conferma anche il suo psicologo.

Però questo non basta a risollevarla dal fango dove è sprofondata e dove al momento, sembra che solo i suoi familiari le stiano tendendo una mano per aiutarla. È scomparsa per un po’ dai social, poi è riapparsa fra mille polemiche, troppe da sopportare per i brand che collaborano con lei.

I brand non vogliono più collaborare con Chiara Ferragni

Fino a poco tempo fa Chiara Ferragni era molto ambita ai brand perché il suo seguito da quasi 30 milioni di persone su Instagram, non è roba da poco. È in grado di dettare le regole della moda e far tornare in auge un colore semplicemente indossandolo in un paio di scatti e ha una grande influenza nei giovani e non.

Poi il suo nome è stato associato allo scandalo legato al pandoro Pink Christmas, che l’Antitrust ha dimostrato essere tutto fuorché un’iniziativa solidale. Strano, dato che lei non è nuova a fare del bene e come ha chiarito nel video: “Con questi valori sto crescendo i miei figli”.

Chiara Ferragni

Chiara Ferragni – Spetteguless.it

Molti le credono, altri no, ora però ci focalizziamo su una conseguenza inevitabile di tutta questa bufera: il dietro front di diversi importanti brand che fino a questo momento avevano collaborato con lei.

Per ora Chiara Ferragni ha perso le partnership con Monnalisa, Safilo e Coca-Cola, ma altri marchi sarebbero incerti sul da farsi, parliamo di Nespresso, Intimissimi e Pantene. Gli sponsor insomma stanno fuggendo via, insieme ad un buon numero di followers, anche se contemporaneamente ne stanno arrivando altri e infatti conta comunque i soliti 29 milioni e mezzo di seguaci su Instagram.

La Coca-Cola ha sospeso lo spot che doveva andare in onda in queste settimane e che la vedeva protagonista, la Safilo non produrrà più i gli occhiali da sole con il suo nome. Nei negozi del suo brand, sono sempre meno i clienti mentre le collaborazioni in essere sono diverse.

Attualmente la Ferragni lavora con Tod’s, Calzedonia, Intimissimi, Nespresso, Arval Cosmetici, Pantene, Morellato, Velmar e Lancome. Alcuni di questi contratti sono a rischio, specialmente quelli con Tod’s e Morellato.

C’è poi un filone di indagini che corre parallelo a quello del pandoro, infatti la Ferragni è tenuta sotto occhio anche per le bambole della Trudi e le uova di Pasqua di Dolci e Preziosi, altre iniziative solidali che nutrono dubbi nelle autorità.

Comunque vada, gli affari della Ferragni hanno ricevuto e riceveranno una brutta batosta da questa storia.

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