Si mette male per Chiara Ferragni. Il Codacons ha denunciato per truffa aggravata la nota influencer per il caso che l’ha vista protagonista, ovvero quello legato ai pandoro.
Non è un Natale serenissimo per Chiara Ferragni. La moglie di Fedez è chiamata a rispondere per truffa aggravata ai danni dei consumatori per il caso Balocco. Il Codacons ha persino richiesto il sequestro dei conti delle sue società. Il Codacons dopo la multa dell’Antitrust per pratica commerciale scorretta circa la vendita dei pandori finalizzati alla beneficenza. A scatenare il Codacons è proprio il provvedimento sopraggiunto dall’Antitrust.
Il Codacons denuncia la Ferragni: si mette male per l’influencer
La situazione incresciosa è partita un anno fa: Chiara Ferragni aveva deciso di collaborare con Balocco per la vendita dei pandoro firmati con il suo nomo a scopo benefico. Maggiore era il numero di pandoro venduti – secondo la pubblicità – maggiore era la cifra che sarebbe andata in beneficenza. L’Antitrust però ha dimostrato che non è andata esattamente così. Pare, infatti, che la ‘beneficenza’ avesse già avuto luogo prima della vendita stessa dei pandoro firmati Ferragni.
I messaggi pubblicitari erano chiari: con la vendita dei pandoro in oggetto di contestazione, si sarebbero potuto reperire i fondi utili alla donazione all’Ospedale Regina Margherita di Torino. In realtà, questa donazione era già stata fatta e stabilita pro tempore. A fare la donazione, poi, è stata la sola Balocco, senza alcuna partecipazione delle società Fenice e TBS Crew né di Chiara Ferragni in alcun modo secondo quanto si legge dalla denuncia dell’Antitrust.
Inoltre, a rendere più truffaldina la vendita dei pandoro ai danni dei consumatori, è stato il rialzo del prezzo del prodotto. Dai 3,68 classici è arrivato a costare 9,37. Il rincaro veniva interpretato come un contributo benefico. In realtà, non è stato così. Pare che la cifra fosse più elevata per pagare l’elevato cachet della influencer ha chiesto per prestare il suo volto.
Il Codacons ritiene gravissimo strumentalizzare bambini malati di cancro e beneficienza per scopi personali, commerciali. I consumatori comprando i Balocco firmati da Chiara erano certi di contribuire alla buona causa. Non è la prima volta poi che le iniziativi di Chiara finiscono nel mirino dell’antitrust prima e del Codacons dopo. La prima iniziativa condannata fu quella di Gofundme usata da Fedez e Chiara per la raccolta fondi in favore dell’ospedale San Raffaele.
Una bella gatta da pelare questa per Chiara che poche ore fa ha già chiarito qual è il suo punto di vista sulla situazione su IG, rivelando di essere costretta ad agire per vie legali per dimostrare che la sua era solo un’iniziativa benefica che ha comunque contribuito all’acquisto di un macchinario costato all’ospedale circa 50mila euro. A fronte dei guadagni però, sembra una beneficenza irrisoria agli occhi dei consumatori.