L’imprenditrice e ex modella italiana, sfregiata dall’ex fidanzato sei anni fa, potrà presto tornare a vedere, grazie a un trapianto di cornea. Come funziona l’intervento chirurgico al quale si sottoporrà Gessica Notaro.
Il tema della violenza sulle donne è di grande attualità in queste ultime settimane, ma purtroppo non è certo una novità. Basti pensare a quanto successo nel 2011a Valentina Pitzalis, ustionata gravemente dall’ex marito, perito durante la sua aggressione, e pochi anni più tardi alla vicenda di Gessica Notaro.
Anche nel suo caso, un compagno che non si rassegnava alla fine della loro relazione, che decise nel 2016 di gettarle sul viso dell’acido, provocandole dolore e danni inimmaginabili. La donna, all’epoca 28enne, ex Miss Romagna, non si perse d’animo, non solo seguendo in prima persona tutte le fasi del processo che hanno alla fine condannato Edson Tavares a 15 anni di carcere, ma sottoponendosi a numerose e difficili operazioni al volto.
Sfortunatamente, però, ciò non è stato sufficiente a salvarle l’occhio sinistro. Ora, tuttavia, Gessica potrà sottoporsi a un’intervento che le permetterà di riacquistare la vista completa: il trapianto di cornea. Un’operazione delicata ma che è intenzionata a fare a tutti i costi. Come funziona?
Gessica Notaro farà il trapianto di cornea: in cosa consiste l’intervento
A annunciarlo è stata lei stessa in un’intervista rilasciata a DiPiù, nella quale ha spiegato di non averla ancora fatta poiché per i medici non era ancora il momento giusto. L’operazione avverrà con tutta probabilità nel 2024, ma Notaro dovrà poi portare ancora molta pazienza, poiché la convalescenza e le cure post-intervento saranno molto lunghe. Come per tutti gli altri casi di trapianto, alla donna verrà sostituita la cornea danneggiata grazie a quella sana di un donatore.
In Italia esistono 12 Banche degli Occhi riconosciute, e proprio da una di queste la donna riceverà la sua nuova cornea. Per eseguire il trapianto non è necessaria una compatibilità tra donatore e ricevente, ma esiste la possibilità di rigetto dal 10 fino al 68% dei casi dal momento dell’intervento che, a sua volta, può durare da un minimo di 45 minuti fino a un massimo di alcune ore, e può essere eseguito in anestesia locale o totale.
La cornea danneggiata viene rimossa parzialmente o totalmente venendo sostituita con quella integra, o meglio da un suo innesto che viene fissato per mezzo di microscopiche suture, che dovranno rimanere lì per mesi o anche anni finché non avranno attecchito definitivamente. In seguito il paziente dovrà scrupolosamente attenersi alle indicazioni del medico, tra cui l’assunzione di antibiotici per alcune settimane e quella di corticosteroidi per mesi, avendo cura di proteggere la zona operata da agenti esterni per mezzo di occhiali da sole o coppette, un modo anche per evitare possibili traumi accidentali.