Matteo Berrettini è tornato ma non per giocare, l’ansia del risultato è solo un ricordo

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Da quel maledetto infortunio, di agosto che ha compromesso tutto il resto della stagione di tennis, Matteo Berrettini non è più tornato in campo.

Lo vediamo in riviste di gossip insieme alla compagna Melissa Satta mentre svolgono semplici attività quotidiane ma ora è tornato, anche se solo da spettatore. Le vesti in cui lo vediamo a Malaga per seguire la Coppa Davis tifando la sua Italia, sono le più simili al completo bianco che indossava in campo.

Non è presente dagli Open Usa, quando una storta alla caviglia lo costrinse a fermarsi da questa passione perseguita fin da piccolo. In un’intervista al Corriere della Sera si è lasciato andare ad alcune confessioni, parlando a cuore aperto della sua passione per il tennis ma anche per il risvolto positivo di questo stop inaspettato.

Matteo Berettini libero dall’ansia del risultato

Come ogni sportivo, Matteo Berrettini si è approcciato a questo mondo in tenera età, sebbene le sue passioni da piccolo convergessero più per il basket e il judo. Spinto dalla famiglia, in particolare dal fratello Jacopo che già lo praticava, prese lezioni di tennis e in poco tempo questa divenne la sua passione.

 

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Romano, classe 1996, Berrettini è soprannominato “Il martello” per la potenza dei suoi colpi ed è oggi ritenuto fra i tennisti più forti di sempre, fra l’altro è l’unico ad aver partecipato alla finale a Wimbledon.

Tanti i successi in campo per lui ma i tifosi ricorderanno quel tragico 31 agosto scorso quando subì un grave infortunio alla caviglia, dettaglio gravissimo che lo costrinse a fermarsi. Da mesi a questa parte non lo abbiamo più visto giocare e lui stesso ne ha parlato in un’intervista.

“Sono stato triste perché non potevo partecipare ai tornei. Ho avuto anche altri infortuni nella carriera ma per la prima volta non mi sono goduto il processo di ritorno. Ora sono più sereno”.

Ha confessato che l’episodio lo ha provato così tanto dal punto di vista mentale, che ha pensato di smettere di giocare. Ora invece si sveglia con la voglia di allenarsi e senza l’ossessione per i risultati delle gare. Libero da ansia e stress, Matteo Berrettini ha deciso di concentrarsi sul recupero perché vuole ricominciare al più presto.

“Vorrei ricominciare in Australia a gennaio. Sto lavorando duramente per essere pronto, senza badare a critiche inutili che non capisco da dove vengano. Mi concentrerò solo su di me”.

Matteo viene descritto come un giocatore aggressivo – in senso buono – e dal vasto repertorio di colpi esplosivi. È competitivo su ogni superficie, un fortissimo attaccante dal servizio solido e dai lanci che vanno lunghissimi in profondità. Tutte caratteristiche l’ha gli hanno portato grandi successi e tutti abbiamo temuto il peggio quando contro Arthur Rinderknech agli Open Usa, è stato costretto a ritirarsi per l’infortunio alla caviglia.

I suoi fan attendono un grande ritorno e stando alle sue parole, potrebbe avvenire a breve.

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