Una confessione molto intima quella di Alessandro Gassmann. L’attore ha avuto una carriera molto ricca di successi ma ha dovuto fare i conti con un fantasma terribile: l’ansia che gli ha provocato non pochi attacchi di panico.
L’attore, nato a Roma nel 1965, è noto a tutti come figlio d’arte, perché figlio dell’attore e regista Vittorio Gassman e dell’attrice francese Juliette Mayniel. Alessandro ha iniziato a muovere i primi passi come attore a 17 anni, debuttando nel film autobiografico «Di padre in figlio» e da lì ha avuto una carriera in lenta ascesa diventando oggi uno degli attori più amati. Il grande successo arrivò però nel 1997, grazie al film “Il bagno turco”di Ferzan Özpetek.
Sulla sua vita privata, Alessandro è stato sempre molto discreto. Non ama mettere in piazza i suoi sentimenti veri ma solo quelli che interpreta sul palcoscenico. È sposato dal 1998 con l’attrice Sabrina Knaflitz. Nello stesso anno delle nozze, i due hanno avuto un figlio Leo, che si sta facendo apprezzare moltissimo dal panorama musicale.
Con la moglie, nonostante le differenze e gli anni che passano, ha sempre un bellissimo rapporto. In un’intervista ha, infatti svelato che nessuno dei due ama parlare molto. Anche se lui sbotta più spesso, è lei che è più temibile perché ha un modo di vendicarsi lento e difficile da interpretare in momenti poco sospetti. Spesso litigano per come lui usa i social.
Alessandro, infatti, è stato molto di frequente al centro delle polemiche per ciò che scrive e lei non apprezzo questo suo sentirsi in dover di dover per forza gridare ai 4 venti il suo pensiero.
Alessandro Gassmann e i problemi legati agli attacchi di panico
Alessandro Gassmann ha rivelato di aver sofferto a lungo, dal 2002 circa, di attacchi di panico, un disturbo derivato dall’ansia. L’attore ha raccontato così la sua esperienza:
«La prima volta è successo nel 2002, ero a letto, un libro in mano, all’improvviso l’ansia che sale, un sudore freddo, il cuore che batte forte, più forte, sempre più forte. Un attacco di panico. Paura che accada di nuovo. E accade. Anni di lotta, durissima lotta».
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Alessandro ha superato quel brutto momento grazie all’aiuto di un terapeuta e di particolari integratori. Alessandro non nasconde di vedere spesso il suo terapeuta che – in contatto con il suo neurologo – gli ha permesso di portare avanti un trattamento, un nuovo ritrovato che incrementa la serotonina. A differenza di quanto fanno gli ansiolitici, mette il buon umore e non priva la persona che li assume di energie. Insomma, Alessandro ha provato a dare al suo corpo ciò che il suo cervello consumava troppo velocemente. Parlare di questi problemi oggi può essere d’aiuto a molte persone che lottano contro il fantasma dell’ansia e della depressione.