Drammatica confessione, quella fatta da Dalila Di Lazzaro a Verissimo oggi, domenica 19 novembre. L’attrice ha raccontato un momento terribile da lei patito al culmine della sua carriera. L’artista è stata una delle protagoniste del grande schermo degli anni Ottanta, vero e proprio sex symbol.
Tra gli ospiti di questa domenica di Verissimo, anche l’attrice Dalila Di Lazzaro, una delle più amate degli anni Ottanta, famosa per i suoi occhi di ghiaccio. L’artista, a Silvia Toffanin, ha rivelato di essere stata vittima di violenza a soli 6 anni.
“La violenza è una cosa orrenda. Non ho potuto avere al mio fianco nemmeno mia madre e mio padre, mi misero in una casa in campagna. Due ragazzi di 15 e 20 hanno abusato di me. Per me è stato un trauma” ha raccontato a Verissimo l’attrice udinese. Non solo, ma da ragazza ha raccontato di essere stata sequestrata e molestata, per quattro giorni. “Ho avuto paura di morire” ha confessato l’attrice, spiegando che quando lo ha raccontato in Polizia, il capo della gendarmeria l’ha a sua volta importunata, facendole delle avances.
Dalila Di Lazzaro, confessione incredibile a Verissimo: “Molestata”
Un racconto drammatico, quello che ha fatto Dalila a Verissimo, raccontando gli episodi che sfortunatamente l’hanno vista protagonista, e che ha voluto invitare tutte le donne vittime di violenza a denunciare episodi simili, prima che possano escalare come nel caso di Giulia Cecchettin, uccisa brutalmente una settimana fa.
Nata nel 1953 a Udine, l’attrice debutta nel mondo dello spettacolo molto giovane, per mantenere il figlio Christian, avuto a soli 16 anni. Lavora inizialmente come indossatrice, per poi passare ala carriera come attrice, grazie alla sua innegabile bellezza. Nel 1972 debutta cinema con Si può fare…amigo, a cui segue Il mostro è in tavola…barone Frankestein, che ha tra i produttori anche Andy Wharol.
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Negli anni Ottanta l’attrice diventa uno dei sex symbol maggiori del cinema italiano, incarnando alla perfezione, con i suoi capelli vaporosi e la figura flessuosa, l’immaginario femmineo collettivo del periodo. Nel 1991, tuttavia, il figlio Christian muore tragicamente in un incidente stradale, fatto che colpisce come un macigno l’artista.
Ma le sfortune per Dalila non sono finite qui: nel 1997 rimane vittima a sua volta di un incidente a causa delle buche stradali di Roma, che le procureranno un dolore cronico permanente, a causa della frattura della prima vertebra del collo, l’atlante. Da quel momento dovrà sottostare a cure per la terapia del dolore, anche a base di morfina.
Il problema di salute, quindi, le impedirà di proseguire con la sua carriera, troncando di fatto la sua popolarità e facendola sparire dagli schermi. Un destino molto duro per un’attrice che sarebbe potuta essere tra le stelle più brillanti del nostro cinema.