L’amore per la propria città non può rendere ciechi davanti a certi problemi così palesi. Carlo Verdone ama la sua Roma ma è consapevole del fatto che molte cose non vanno bene, nell’amministrazione, nell’ambiente, nella gestione del patrimonio culturale e non per ultimo anche nell’educazione delle persone.
L’attore e comico romano, è sempre molto critico verso la sua città ma è anche vero che le altre metropoli italiane non sono da meno. Infatti, Carlo ha rivelato di aver avuto molto paura quando si è trovato alla stazione di Milano. Al programma “A cena da Maria Latella”, l’attore si è lasciato andare ad alcune frecciatine nei confronti della capitale della moda italiana.
L’attore ha raccontato di aver vissuto una serata da brividi, mentre era in attesa dell’ultimo treno per Roma in stazione. Purtroppo, le grandi città italiane hanno tutte lo stesso problema legato al degrado e alla cattiva organizzazione dei servizi. Milano che vive questo disagio. Anche se più di rado si sente parlare del capoluogo lombardo, più di frequente, invece, al centro ci sono città come Roma e Napoli. Il comico romano ha commentato così la sua esperienza:
«Alla stazione di Milano ho preso l’ultimo treno per Roma ed effettivamente io mi sono messo un attimo paura, più paura che a quella di Roma, che è tutto dire!».
Un parallelo doveroso per chi non esita ad elogiare ma anche sonoramente a criticare la propria città sottolineando che è una vergogna vedere i lucchetti all’Eliseo, per esempio.
Carlo Verdone e il racconto da brividi dell’aggressione a Milano
Con il suo stile tra il comico e l’arrabbiamo, Carlo Verdone ha raccontato di come ha vissuto quel tempo di attesa alla stazione di Milano, la stazione centrale:
«C’erano due che si stavano massacrando a bottigliate con le ferite addosso intorno alle 8 di sera, ma poi c’era uno che improvvisamente, biascicando delle parole che non so nemmeno io, si è presentato con il collo di una bottiglia e mi urlava cose in una lingua che non capivo. Ho dovuto correre per le scale e andare velocemente al treno perché questo era mezzo ubriaco e mi correva dietro».
Riflettendo sul fatto che vedere scene simili ormai è molto comune, Carlo ha confessato:
«Non lo so che sta succedendo, è molto difficile: ogni città ha i problemi suoi».
In effetti nessuno sta messo meglio di altri. Carlo ha vissuto una scena che – chi vive in città come Milano – vive con una certa frequenza, soprattutto in alcuni punti della città. Non è bene puntare il dito solo contro altre città ben più note per degrado e criminalità. Purtroppo, al giorno d’oggi, siamo tutti nella stessa barca come ci ricorda l’attore romano.
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Speriamo solo che prima o poi la situazione sia meno tesa e più gestibile dalle forze dell’ordine sempre più in affanno.