Amici 23, Chiara scoppia a piangere per la morte del padre: “Ho covato tutto dentro”

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La ballerina non è riuscita a trattenere l’emozione. Un dolore forte che ha aperto una voragine nella sua anima. Chiara di Amici 23 ha voluto raccontare a tutti cos’è successo dopo la morte del suo papà.

Da un po’ di puntate, i ballerini hanno la possibilità di mostrare le loro doti creative montando – con l’aiuto di professionisti – delle coreografie che raccontano le proprie storie personali. Questa volta, ad avere l’opportunità di raccontare un momento del proprio passato, sono stati: Chiara, Elia, Giovanni e Kumo.

Oggi, nel day time, la ballerina ha raccontato la sua struggente storia: com’è stata colpita da un evento terribile, la morte del suo adorato papà. Chiara, subito dopo il loro, ha cercato di evitare l’argomento e ha chiuso il suo dolore dentro se stessa. Non ha nemmeno pianto, perché non voleva accettarlo:

“Mi sembra che ho covato tutto dentro per un sacco di tempo. Voglio che sia proprio una dedica”.

Chiara ha raccontato tutto il suo dolore al professionista che l’ha aiutata a montare la sua coreografia:

“Io ho avuto una reazione molto particolare. Non piangevo, se si prendeva l’argomento scappavo via. Adesso invece ne riesco a parlare e se mi viene da piangere piango”.

Chiara di Amici 23 scoppia in lacrime per la morte del suo papà

Chiara di Amici 23

Per esprimere al meglio le sue emozioni, Chiara ha scelto una canzone di Alessandra Amoroso. Ascoltarla e rivivere quel dolore, l’ha fatta letteralmente crollare e si è confortata, in lacrime, abbracciando il suo coreografo emozionato dal suo racconto.  Il professionista l’ha invitata a piangere e sfogare il suo dolore, che le fa molto bene. L’altro allievo di Emanuel Lo, invece, farà una coreografia dove parlerà di un bruttissimo incidente che pochi anni fa ha messo in subbuglio la sua vita.

Il dolore di Chiara di Amici 23 e la storia di Elia e Giovanni

Indubbiamente la storia di Chiara è struggente, ma anche quella di Kumo è intensa per non parlare di quella di Elia che ha voluto fare una sorta di dedica alla sua mamma che per portare avanti la gravidanza che ha portato alla sua nascita ha dovuto stare per 8 mesi a letto. La gravidanza, infatti, era a rischio pertanto, alla donna, era vietato qualsiasi tipo di sforzo. Per Elia, questo gesto della mamma è stato un sacrificio notevole e non scontato per una giovane donna e gli ha provato quanto lo desiderasse.

Senza questo sacrificio, Elia non esisterebbe. Giovanni, allievo di Raimondo Todaro, invece, racconterà di un vecchio incidente avuto in passato e dalla quale uscì molto male: i medici gli dissero che non avrebbe più potuto ballare.  Con la sua costanza però, Giovanni, è riuscito a rimettersi in pista e dimostrare di potercela ancora fare. Delle belle storie che faranno senz’altro emozionare il pubblico in studio e da casa.

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