Corrado Augias lascia la Rai dopo 63 anni: “Troppi favoritismi”

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Clamoroso addio alla Rai da parte di uno dei suoi “pezzi da 90”: Corrado Augias. Il giornalista romano, dopo 63 anni, ha deciso di dire addio a Viale Mazzini, spiegando di non riconoscersi più nella televisione pubblica, dove attualmente per lui ci sarebbe troppa improvvisazione e troppi favoritismi.

Ennesimo smacco per la Rai, che deve dire addio a uno dei suoi collaboratori storici, il giornalista capitolino Corrado Augias, autore e protagonista di numerose trasmissioni e da quasi 65 anni volto molto amato dai telespettatori. il professionista non rimarrà con le mani in mano, tuttavia, visto che per lui c’è già un posto pronto a La7, rete che in quest’ultimo periodo sta mettendo a segno numerosi colpi di telemercato.

Il giornalista Corrado Augias lascia la tv pubblica dopo 63 anni e va a La7

“Dopo 63 anni lascio la Rai per La7. Nessuno mi ha cacciato, ma nessuno mi ha trattenuto. A 88 anni e mezzo devo lavorare in posti e con persone che mi piacciono, e questa Rai non mi piace” ha spiegato nel corso di una lunga intervista al Corriere della Sera Augias, entrato in Rai nel 1960 grazie a un concorso pubblico, classificandosi quinto su 110 persone.

Corrado Augias

Corrado Augias – Spetteguless.it

“In Rai oggi vedo troppa improvvisazione, oltre a troppi favoritismi” ha poi aggiunto l’88enne, che il gennaio prossimo spegnerà 89 candeline ma non ha nessuna intenzione di fermarsi. Il giornalista condurrà sulla rete di Urbano Cairo La Torre di Babele, trasmissione settimanale in onda dopo lo spazio dedicato di Lilli Gruber.

Corrado Augias

Corrado Augias – Spetteguless.it

Augias ha parlato anche della sinistra italiana, rivelandosi piuttosto critico: “Non vorrei parlare della sinistra. Che fine ha fatto quella forza che l’ha animata per mezzo secolo? Sembra evaporata” e di un’identità nazionale in crisi: “Siamo un Paese troppo lungo, come diceva Giorgio Ruffolo, con una frontiera interna, gli Appennini. Non solo Nord e Sud; anche solo Firenze e Bologna, che distano appena cento chilometri, sono troppo diverse per capirsi”.

Chi è Corrado Augias, dal lavoro come inviato al successo di Telefono Giallo

Nato a Roma nel 1935, è entrato in Rai nel 1960 come funzionario di fascia C, diventando giornalista professionista nel 1969. Ha lavorato come corrispondente sia da New York che da Parigi negli anni Sessanta, collaborando anche con Panorama e L’Espresso. Storico collaboratore di Repubblica, ha curato le lettere dei lettori dal 2001 al 2021.

Anche scrittore giallista e autore televisivo, ha creato e condotto dal 1987 al 1992 Telefono Giallo, diventato noto anche per l’intervento di un ufficiale all’epoca della strage di Ustica in servizio, che grazie ai particolari, spinse il pm Paolo Borsellino a riaprire le indagini.

Augias è anche stato un parlamentare europeo, eletto nel 1994 nelle file del Partito Democratico della Sinistra, decisione che, come affermato da lui stesso, prese dopo un duro scontro con Silvio Berlusconi nel corso del programma Domino, durante la quale il giornalista chiese al politico conto della sua appartenenza alla P2.

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