In prima tv assoluta per il ciclo Nove Racconta, arriva domani il documentario inchiesta “ARES GATE: LA FABBRICA DELLE ILLUSIONI”, incentrato sul caso scottante che riguarda lo strano suicidio del regista e sceneggiatore Teodosio Losito e la successiva bancarotta della casa di produzione Ares Film.
In onda giovedì 28 settembre alle 21:25 sul Nove e disponibile su discovery+.
Losito viene trovato senza vita l’8 gennaio 2019 nel bagno della sua splendida villa di Zagarolo, alle porte della Capitale. A fare la macabra scoperta è l’ex compagno Alberto Tarallo, l’uomo a capo della società Ares Film che ha prodotto tutte le fiction scritte e dirette da Losito. I due in quindici anni hanno firmato grandi successi che hanno lanciato la carriera di attori come Gabriel Garko e Manuela Arcuri. Ma perché Teodosio Losito ha deciso di togliersi la vita?
Oltre all’inevitabile can can mediatico che si accende per la risonanza dei nomi coinvolti, saranno le dichiarazioni rese da Adua Del Vesco, all’anagrafe Rosalinda Cannavò, e Massimiliano Morra, due attori della ‘scuderia’ Ares, a dare il via alle indagini giudiziarie su una vicenda che scoperchia un ‘sistema’ fatto di presunte manipolazioni e ricatti psicologici da parte di Tarallo, abituato a dettare le regole della vita degli aspiranti attori e attrici che ruotano attorno a quella che nell’ambiente viene ribattezzata ZagarHollywood. La Procura di Roma apre un’inchiesta per istigazione al suicidio, visti anche i dubbi sempre sollevati dalla famiglia Losito, al termine della quale è stata chiesta l’archiviazione.
Da questa indagine sono scaturiti poi altri filoni, come quello per la bancarotta fraudolenta della Ares, che vede indagati tra gli altri Tarallo, e quello sulla legittimità del testamento di Losito, che nomina unico erede proprio l’ex compagno Tarallo ma che potrebbe non essere autografo, su cui la parola fine non è ancora stata scritta visto che c’è un procedimento giudiziario in corso.
Il documentario svela parti inedite di un intrigo che sta ancora scuotendo il mondo dello spettacolo e della tv e che intreccia vicende giudiziarie a strascichi mediatici di un’inchiesta che sui media è stata ribattezzata Ares Gate.