Le prime commosse parole di Kevin Spacey dopo l’ennesima (e definitiva) assoluzione dall’accusa di molestie

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“Immagino che molti di voi possano capire che c’è molto da elaborare per me dopo quello che è appena successo oggi. Ma vorrei dire che sono enormemente grato alla giuria per aver avuto il tempo di esaminare attentamente tutte le prove e tutti i fatti prima di giungere alla decisione”. “Voglio anche ringraziare il personale all’interno di questo tribunale, la sicurezza e tutti coloro che si sono presi cura di noi ogni singolo giorno, il mio team legale… per essere qui ogni giorno e questo è tutto quello che ho da dire per il momento. Grazie mille”.

Così Kevin Spacey, nel giorno del suo 64esimo compleanno, ha ieri commentato l’assoluzione, l’ennesima, dall’accusa di molestie sessuali. 4 uomini l’avevano trascinato in tribunale, lui si era sempre dichiarato innocente.
Due volte premio Oscar, leggenda del cinema, del teatro e della tv, Spacey ha visto la propria carriera sgretolarsi quando in piena era Me Too sono piovute accuse di molestie da parte di più uomini. In principio fu Anthony Rapp, attore di Star Trek che aveva chiesto 40 milioni di dollari di risarcimento per una presunta aggressione sessuale avvenuta nel 1986. Nel 2022 Spacey è stato assolto, perché “il fatto non sussiste”. Precedentemente, nel 2019, erano cadute le accuse presentate dal figlio di Heather Unruh, con il caso archiviato. Archiviate anche le accuse del figlio dell’attore Richard Dreyfuss. Ieri l’assoluzione forse più importante, al termine di un processo durato 5 settimane, con Kevin che rischiava l’arresto.
L’attore è stato giudicato non colpevole di abusi e molestie sessuali, scagionato da tutti e nove i capi d’accusa.
5 anni fa letteralmente cancellato da Hollywood, con il licenziamento dal “suo” House of Cards (e obbligo di risarcire la produzione con 30 milioni di dollari) e rimozione da Tutti i soldi del Mondo di Ridley Scott, Spacey ha ora ottenuto giustizia. Di nuovo.
Ma chi potrà mai risarcirgli i 6 anni da incubo vissuti sulla propria pelle, la monumentale carriera distrutta, i paginoni sui tabloid che lo dipingevano come un orco cattivo?Domande retoriche,  perché la risposta è semplicemente “nessuno”.

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