È morta ad appena 56 anni Sinead O’Connor, dopo una lunga malattia. Non sono ancora chiare le cause della morte. La cantante ha a lungo combattuto con i propri problemi mentali. Nel 2016 era scomparsa, a Chicago. Sinéad ammise di aver tentato il suicidio 8 volte in un anno.
Nata a Dublino, O’Connor esplode nella metà degli anni ’80 e i primi anni ’90.
Nel 1987 il disco d’esordio The Lion and the Cobra, seguito dal successo planetario di I Do Not Want What I Haven’t Got, nel 1990, inserito nella classifica di Rolling Stone dei 500 migliori album di tutti i tempi, alla posizione numero 406, e trainato dall’iconica Nothing Compares 2 U. Sinead vinse il primo Grammy Award al miglior album di musica alternativa, ma la cantante si rifiutò di ritirare il premio. L’album vende 7 milioni di copie nel mondo.
Nel 1992 iniziano i primi problemi, le prime polemiche prese di posizione.
Mentre cantava War di Bob Marley al Saturday Night Live O’Connor cambia le ultime parole del testo per riferirsi esplicitamente al alla pedofilia nella Chiesa cattolica degli Stati Uniti d’America, strappando davanti alle telecamere una foto di Papa Giovanni Paolo II, tuonando “combatti il vero nemico”. Apriti cielo. Seguirono 7 album, il cambio del nome anagrfico in Magda Davitt e nel 2018 in Shuhada’ Davitt, con annessa conversione all’Islam.
Un anno fa la morte del figlio Shane, di 17 anni appena. Il ragazzo era scomparso da due giorni, dopo essere scappato da un centro psichiatrico dove era ricoverato per aver manifestato tendenze suicide. Tre ex mariti, O’Connor era madre anche di Jake Reynolds, Roisin Waters e Yeshua Bonadio.