“C’è stato un periodo nero subito dopo la grande vittoria a Sanremo, ma l’abbiamo trasformato in periodo bianco e periodo a colori, portando avanti tanti nuovi progetti. Creare una famiglia per noi è stata la luce, la base solida, più importante di tutto. Le varie esclusioni a Sanremo non sono un periodo nero, ma intoppi che accadono nel cammino di ogni artista. Le polemiche poi, tutte strumentali e mai partite da noi”.
Così Alessandra Drusian, intervistata dal Corriere del Veneto, è tornata a parlare del “caso Sanremo/Jalisse“, che va avanti dal lontano 1997. Dal trionfo a sorpresa di Fiumi di Parole alle successive 26 esclusioni consecutive. Ma loro non mollano. Anzi, rilanciano, come confermato da Fabio Ricci: “Non ce l’abbiamo mai avuta con Amadeus e mi fa piacere chiarirlo una volta per tutte. Non gli abbiamo attribuito colpe. Anzi, gli abbiamo augurato buon lavoro. La presentazione di un brano a Sanremo è il coronamento di un sogno, noi siamo partiti così, è stato il nostro esordio. Ma Sanremo non è l’unico obiettivo della nostra vita artistica. Ci proveremo quest’anno a partecipare a Sanremo, non è detto che ci riusciamo. Ma siamo tranquilli”.
Sarà ritorno all’Ariston per i Jalisse, a pochi mesi dall’Isola dei Famosi e dopo oltre 1/4 di secolo d’assenza? Possibile che non esista un decente brano scritto da altri, vedi Cugini di Campagna/La Rappresentante di Lista nel 2023, per catapultare i Jalisse finalmente all’Ariston? Checché se ne dica, sarebbe un colpaccio mediatico.