Arisa fan di Giorgia Meloni sconcerta sui Pride, Pro Vita plaude e rilancia: “Futura madrina del Family Day”

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Vorrei cercare di ampliare la rappresentanza che abbiamo nei media della comunità LGBTQIA+, che non è fatta solo di macchiette, di cose solo plateali, ma di gente normalissima, colta. Dobbiamo smettere di spaventare, dimostrare che siamo gente wow, gente che fa un certo percorso che sceglie liberamente, che fa una scelta difficilissima, che sviluppa una sensibilità maggiore, è un grande dono. Mi piacerebbe che le persone avessero la pazienza e l’amore di fargliele capire, perché lei è una tipa che ci fa portare ad alti livelli, perché ha molta cazzimma. A noi ci serve qualcuno che ha cazzimma e che sta dalla nostra parte, però le cose devono avvenire gradualmente”.

Così Arisa, nel corso de La Confessione, su Nove, ha ‘difeso’ Giorgia Meloni, che a lei piace, noncurante della guerra dichiarata dal governo più a destra della storia repubblicana alla comunità LGBTQIA+. Perché a detta di Arisa la premier si comporterebbe “come una mamma molto severa e molto spaventata. Una mamma che non ha un solo figlio, ma tre o quattro. Allora bisogna che lei faccia delle cose che vadano bene per tutti e quattro i figli, anche se a volte sembra a uno dei quattro che agisca in maniera poco…”. “Ma secondo me ci vuole tempo e ci vuole anche, da parte nostra, un cambio di atteggiamento, non sempre in lotta ma in dialogo“.

Detto che Arisa vuole tornare a Sanremo ed evidentemente sarebbe disposta a tutto pur di riuscire nell’impresa, qualcuno le trovi un buon ufficio stampa e le faccia capire come e perché, dopo aver fatto da madrina al Napoli Pride, simili dichiarazioni con tanto di distinzione tra “macchiette e gente normalissima” sono aberranti. Ma con quale coraggio.

 

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