32 Grammy vinti, 4 dei quali nella notte.
Beyoncé è entrata nella storia dei Grammy, superando i 31 del direttore d’orchestra Georg Solti. La paracula, fatta a pezzi sui social per il suo strapagato concerto a Dubai, dove l’omosessualità è illegale, ha ringraziato la comunità queer per la sua eterna vicinanza e per aver “inventato un genere” musicale.
Adesso c’è lei a guardare tutti dall’alto in basso, anche se sconfitta da Harry Styles. L’ex One Direction ha infatti vinto il Grammy più ambito, quello dell’album dell’anno. Niente da fare per i Maneskin tra i new artist, mentre Kim Petras è diventata la prima donna trans* a vincere un Grammy grazie ad Unholy di Sam Smith. Commovente il suo discorso dal palco. Solo un Grammy portato a casa da Adele con Easy on Me, sorprendentemente superata tra le canzoni dell’anno da Just Like That di Bonnie Raitt.