“Vorrei ripercorrere la storia mia e di Letizia: una storia vera e reale per 17 anni. Tre anni fa circa, vado da Letizia e le dico che per lei provo un bene incommensurabile, però che non posso darle ciò che desidera. Per 14 anni siamo stati insieme come due persone innamorate, abbiamo avuto rapporti intimi come tutte le coppie. Poi ho parlato con lei perché non poteva più andare”. “Ci sono momenti della vita in cui uno vuole capire meglio che decisioni prendere. La mia verità Letizia l’ha saputa tre anni fa. Le ho detto: “Io credo di amare le persone del mio stesso sesso, credo di essere gay. Ho avuto delle esperienze e ho capito che questa cosa mi faceva stare bene. Tre anni fa ho avuto una piccola frequentazione e ho detto: “Perché devo far star male Letizia?”. Ne ho parlato con lei. Io non ho mai mentito sul mio orientamento, ho sempre voluto preservare mia figlia, perché volevo spiegarglielo io. Mai ho avuto una vita parallela: io ho avuto esperienze in questi tre anni, ma anche lei ne ha avute. Io però a differenza sua glielo ho detto, lei a me non lo ha detto”. “Speravo rimanesse un bel rapporto e non quell’astio che lei ha con me adesso. Potevo sposarla, ma non mi sarei comportato bene se lo avessi fatto. Lei sapeva da prima, magari scrivevo a qualcuno cose soft… Poi però giravano a lei gli screenshot. E io le dicevo che mi avevano hackerato il telefono e lei diceva: “Ah ok ok””. “Una persona nasce in un modo e non può morire in altro. Con lei ho parlato a cuore aperto, le ho detto tutto in lacrime. Ora sento di dover dire la verità che lei sapeva”.
Così Federico Fashion Style, dopo aver negato a più riprese e spergiurato di non mentire, ha confessato a Silvia Toffanin la propria omosessualità. Un coming out da più parti perculato, perché apparente segreto di Pulcinella più volte smontato dal diretto interessato, fino alla rottura con la madre di sua figlia, mesi or sono, e al conseguente ulteriore chiacchiericcio. Detto che chiunque dovrebbe avere i propri tempi per esternare un coming out pubblico, ciò che stride in questa vicenda è la quantità abnorme di interviste rilasciate negli anni dal diretto interessato tutte centrate sullo smentire qualsivoglia rumor, perché con figlia e madre dell’infante al proprio fianco. Magari ammettere pure di aver seminato consapevolmente qualche minchiata, cavalcando ossessivamente il tema con un’infinità di dichiarazioni volutamente specifiche, sarebbe cosa buona e giusta. Nel dubbio, meglio tardi che mai. Vivere liberamente il proprio orientamento sessuale non ha prezzo.