13 anni d’attesa e un budget stratosferico per dar vita a qualcosa di incredibile. Perché visiviamente parlando, Avatar: La via dell’Acqua è un film stupefacente.
James Cameron l’ha fatto di nuovo, per l’ennesima volta, planando sulle sale di tutto il mondo con l’obiettivo dichiarato di sbancarle. E l’ha fatto, almeno in Italia. Prime 24 ore e 1.454.100 euro incassati, con 165.210 ticket staccati. Di mercoledì, con una semifinale mondiale in tv e dinanzi ad un film di 3 ore, non è niente male. Il box office nazionale è uscito distrutto dalla pandemia. Rispetto al 2019, il 2022 ha perso il 50% degli spettatori. Un massacro. Avatar 2 è visto come il Messia, almeno dagli esercenti. L’obiettivo Disney è quello di sfondare il muro dei 10 milioni entro domenica sera. Nel 2010 il primo capitolo partì con quasi 2 milioni in 24 ore e quasi 10 milioni in 3 giorni appena. Altri tempi, altri entusiasmi per il 3D. Ma Avatar 2 è superiore ad Avatar. In tutto. E ribadisce la centralità della sala rispetto alle piattaforme streaming. Perché non ci potrà mai essere niente come il Cinema, qualunque schermo gigantoide abbiate nel vostro salotto.