«Raffaella Carrà è stata un esempio per milioni di donne, portando sul palco la libertà sessuale e l’autodeterminazione, in tempi in cui non era semplice proporre queste tematiche. ”Rumore” racconta del conflitto interiore di fronte alla paura della solitudine e dell’indipendenza femminile e mostra un testo di una straordinaria modernità: “E ritornare al tempo che c’eri tu / Per abbracciarti e non pensarci più su / Ma ritornare ritornare perché / Quando ho deciso che facevo da me”».
Così le Bambole di pezza, ovvero le Jem e le Holograms di Quarto Oggiaro, hanno motivato la rivisitazione punk rock di Rumore, capolavoro di Raffaella Carrà qui reinterpretato da Cleo (Martina Ungarelli), Morgana Blue, Dani Piccirillo, Xina (Federica Rossi) e Caj (Caterina Dolci). Un tributo per tornare a parlare di indipendenza femminile e a rivendicare attenzione per le tematiche di genere.
Che poi vabbè, Rumore è talmente perfetta che si presterebbe anche ad una rivisitazione da Natale in Vaticano con un coro di voci regine in stile Farinelli.