L’hanno corteggiata per anni, ricevendo sempre degli educati ‘no grazie’, fino al mese scorso.
Chiara Ferragni co-condurrà la serata di apertura e la serata di chiusura di Sanremo 2023, con un cachet a tripla cifra.
Secondo quanto riportato da Diva e Donna, Ferragni percepirà 100mila euro, ovvero 50.000 euro a serata.
Lo scorso anno Sabrina Ferilli, co-conduttrice della finale, ne avrebbe intascati solo 25.000, mentre Drusilla Foer 15.000 euro. Checco Zalone, tra i super ospiti, avrebbe incassato un assegno da 70.000 euro.
Amadeus, direttore artistico nonché conduttore che lavora al Festival 12 mesi l’anno, percepisce circa 600.000 euro.
Cifre tutt’altro che ufficiali, eventualmente da confermare e/o smentire.
Nel dubbio mamma Rai ha già annunciato che il solo nome di Chiara Ferragni avrebbe scatenato gli investitori, con Sanremo 2023 pronto a stracciare tutti i record d’incasso in ambito pubblicitario (42 milioni di euro nel 2022).
La sola presenza di Chiara all’Ariston potrebbe generare un flusso di denaro senza precedenti, con spot sempre più pagati a caro prezzo. Qualsiasi eventuale polemica sui cachet di conduttori e ospiti, in sostanza, è come ogni anno totalmente gratuita e inutile (citofonare Codacons?). Perché Sanremo è una gallina dalle uova d’oro che permette a Viale Mazzini di far cassa e produrre anche altro.