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Biondo platino, pantaloni di pelle e a petto nudo, tatuato e con ascelle in bella mostra. 3 anni dopo Rolls Royce Achille torna all’Arison con la verve di un pornodivo. Ammiccante, irriverente, con un pezzo leggero leggero ma orecchiabile che farà sicuramente furore in radio. Un’esibizione che è uno show, con tanto di benedizione e allelluja finale. Aspettando l’eventuale smutandata futura, perché non è mai stato tanto scopabile, pezzo godibile ma qui ci si ferma. Voto 6+
Yuman – Ora e qui
Il primo dei tre ‘big’ in arrivo direttamente da Sanremo Giovani, con un brano old style. Sanremese nel midollo e complicato, in crescendo. Voto: 6.5
Noemi – Ti amo non lo so dire
È di una bellezza abbagliante, pare una principessa Disney. Lontani anni luce i tempi dell’orrendo dread felicemente ostentato per 5 Festival. Canzone difficilissima, stracolma di parole e strofe, battente. Scritto da Zanichelli, praticamente. Ma con un inciso che è una bomba. E quanto è brava. W Noemi. Voto: 7
Gianni Morandi – Apri tutte le porte
Visibilmente emozionato e con mano fasciata dopo l’incidente dello scorso anno, il ritorno in concorso dopo oltre 20 anni con un pezzo firmato Jovanotti. Che si sente. Testo di disarmante pochezza, ma Gianni ha un’energia straordinaria. Ed è il primo big in gara a citare il Fantasanremo. Voto: 6
La Rappresentante di Lista – Ciao ciao
Michele Bravi – Inverno dei fiori
Tralasciando l’inclassificabile look, tanta classe, bravura e tanta eleganza. Ma anche tanta polvere da un brano che ha il sapore di antico. Voto: 6
Massimo Ranieri – Lettera di là dal mare
Mahmood e Blanco – Brividi
Ana Mena – Duecentomila ore
Ma è Ana Mena o Maria Nazionale. Manco a Festa in Piazza su Antenna 3. Canzone impresentabile. Voto: 1
Rkomi – Insuperabile
Il problema è stargli dietro. Carbura a fatica, ma quando parte diventa irresistibile. E con la versione radio si prevedono scintille. Occhio a Rkomi, fenomeno di vendite del 2021. Voto: 7.5
Dargen D’Amico – Dove si balla
In linea con La Rappresentante di Lista, aspira a diventare tormentone radiofonico. Rianima l’Ariston e funziona. Ma lì si ferma. Voto: 6
Giusy Ferreri – Miele
Onestamente, un brano tendenzialmente inutile. Voto: 5
Fiorello: C’è, non c’è. Mesi a cavalcare il dubbio. Poi torna all’Ariston ed è carico a pallettoni. Insieme ad Amadeus forma una coppia affiatata, sono amici e si vede. Si divertono, riuscendo a far ridere platea e pubblico da casa. Esilarante l’idea delle canzoni tristi da ballare. Voto: 7
Amadeus: Non fa mai una piega. Sorprende all’inizio, perché si emoziona dopo aver sceso le scale dell’Ariston. Ha gli occhi lucidi. L’unico momento di ‘cedimento’ nell’arco di una serata che conduce con la solita naturalizza. Un caterpillar. Voto: 7
Ornella Muti: Si vede e si sente pochissimo. Le frega più o meno niente di co-condurre la serata di apertura. Il momento dedicato alla sua carriera vola via senza reale interesse. Verve inesistente, soporifera, inaspettatamente fuori fase. Voto: 4
Maneskin: il loro ritorno all’Ariston 11 mesi dopo l’inattesa vittoria è un trionfo. Riempiono il palco come pochi altri al mondo, al momento. Prima con Zitti e Buoni, poi con la bellissima Coraline, che avrebbe vinto anche Sanremo 2022 se presentata in concorso. Damiano si commuove, il pubblico è in piedi. Fenomenali. Voto: 8