Spider-Man: No Way Home vola oltre il miliardo di dollari d’incasso. Primo film in era Covid a riuscirci

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Un evento che non si verificava dal 2019, ovvero da Star Wars: L’ascesa di Skywalker.
Spider-Man: No Way Home è diventato il primo film in era pandemica ad abbattere il muro del miliardo di dollari d’incassi worldwide. E senza mercato cinese da cui attingere, perché lì il film non è ancora arrivato.  La cosa a dir poco incredibile è che il film Marvel sia riuscito nell’impresa in 12 giorni appena (10, se consideriamo solo gli Usa). Si tratta della 3a miglior partenza della storia, dietro solo ad Infinity War ed Endgame, che ci misero rispettivamente 11 e 5 giorni. Ma erano altri tempi, di assoluta libertà dal Covid-19.
Con la variante Omricon che sta dilagando ovunque, i numeri di Spider-Man risultano ancora più impressionanti. Stracciato No Time to Die, fino a pochi giorni fa maggiore incasso  worldwide del 2021 con 774 milioni a livello globale.
Dopo la bruciante partenza di 7 giorni fa, l’Uomo Ragno ha raccolto altri 81 milioni di dollari solo in America, arrivando a 467 milioni di dollari in 10 giorni appena. Dietro Tom Holland ha sgomitato Sing 2, con 41 milioni di dollari incassati da mercoledì a domenica, mentre ha deluso Matrix Resurrections, con appena 22,5 milioni di dollari in 5 giorni. Un mezzo disastro per un revival semplicemente inutile (qui la mia recensione). Male anche “The King’s Man”, con appena 10 milioni d’incasso in 5 giorni, mentre West Side Story di Steven Spielberg si è confermato un flop (ma farà incetta di nomination agli Oscar, perché bellissimo). 100 milioni di costo, appena 24 d’incasso in patria.  Ma sono numeri che parrebbero “normali” per chiunque, vista l’attuale situazione pandemica, se non fosse per il ciclone Spider-Man che ha rovinato le feste a molti. Esercenti  cinematografici esclusi.

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