Fino a 5 anni fa James Franco era ovunque.
Attore, regista, produttore, sceneggiatore, insegnante, aveva una decina di progetti l’anno.
Infaticabile, insaziabile. Poi è stato accusato di molestie sessuali da più donne, all’inizio dell’era Me Too, e la sua carriera si è accartocciata su se stessa, fagocitandolo. James Franco è scomparso, letteralmente. Fino ad oggi.
L’ex volto di Spider-Man ha pe la prima volta parlato della propria dipendenza sessuale via “The Jess Cagle Podcast”.
“Nel corso del mio periodo come insegnante, sono andato a letto con delle studentesse ed era sbagliato. Ma, come ho detto, non è il motivo per cui ho iniziato le attività della scuola e non ero la persona che selezionava le persone che frequentavano le lezioni. Quindi non c’era un “piano” da parte mia”. “Ci sono state delle situazioni in cui sono stato coinvolto in una relazione consensuale con una studentessa e non doveva succedere”. : “All’epoca non ero lucido, come ho detto. Quindi immagino che i miei criteri fossero ‘Se questo è consensuale penso vada bene. Siamo tutti adulti, quindi…”.
La scorsa estate Franco ha patteggiato in tribunale, sborsando 2.235.000 per risolvere una causa di molestie. Non proprio bruscolini.
Il divo ha confessato di aver sviluppato una dipendenza dal sesso dopo aver superato quella dall’alcool, sviluppata in giovane età. “È un farmaco così potente”. “Ci sono rimasto agganciato per altri 20 anni. La parte insidiosa di questo è che sono rimasto sobrio dall’alcol per tutto quel tempo”.
L’ultimo film da lui diretto e interpretato è The Long Home, completato da anni ma mai distribuito.