Prosegue l’infinito chiacchiericcio attorno ad House of Gucci, dal 16 dicembre nei cinema d’Italia.
Dopo la lettera di fuoco pubblicata dalla famiglia Gucci, che si è presa tempo per decidere se denunciare o meno, Ridley Scott, regista della pellicola, ha contrattaccato.
Intervistato da TotalFilm, Scott ha definito l’attacco dei Gucci al suo casting “allarmantemente offensivo“.
Il regista ha sottolineato come ad interpretare Aldo sia Al Pacino, premio Oscar nonché uno degli attori più iconici di tutti i tempi.
“Le persone della famiglia che ci hanno scritto ci hanno insultato, dicendo che Al Pacino non rappresentava fisicamente Aldo Gucci in nessuna forma”, ha detto Scott. “Eppure, francamente, come potrebbero essere rappresentati meglio di Al Pacino? Mi scusi! Probabilmente ci sono i migliori attori del mondo, dovrebbero sentirsi così fottutamente fortunati”.
Patrizia Gucci contestò il casting di Jared Leto come Paolo Gucci, dopo averlo visto sul set con i “capelli spettinati e un abito di velluto a coste lilla”. Orribile, orribile”, disse ai tempi delle riprese. “Mi sento offesa”.
“Penso che molto sia comico”, ha risposto Scott sulla performance di Leto, che molti dicono da Oscar. “Sicuramente per i primi due atti. Non ci sono molte informazioni sul personaggio di Jared Leto, ma ci sono immagini di Paolo ed è esattamente come appare nel film. Abbiamo trovato le foto e Jared ha fatto quello che ha fatto e si è vestito come si è vestito Paolo. Non c’è molto Paolo che parla davanti alla telecamera. E quindi doveva essere, in una certa misura, immaginato, ma chiaramente Paolo era un uomo molto colorato e sgargiante”.
“La stravaganza di Paolo è stata catturata abbastanza bene”, ha aggiunto Scott. “E come tutto questo potrebbe essere offensivo?”.