“Non credo di avere alcunché da chiedere a Patrizia Reggiani. Interpretare una donna che ha commesso un omicidio è una sfida su cui ho riflettuto con me stessa. Tuttavia ho trovato un modo per volerle bene, perché era una ragazza di Vignola che sognava in grande e voleva una vita migliore. Ho cercato di provare commassione per tutti i Gucci. Penso che Patrizia non puntasse solo ai soldi. Molte donne sono etichettate come cercatrici d’oro, quelle che vogliono spsoare uomini ricchi e far strada neo mondo. Provo risentimento per questa immagine, per molte è solo un modo di sopravvivere. Da piccola ti dicono che conti solo se sei bella, se un uomo si mette in ginocchio e ti chiede in sposa. È stato insegnato a me e a Patrizia”.
Così Lady Gaga, intervistata da LaRepubblica, ha affrontato il ‘caso’ Patrizia Reggiani, uscita da San Vittore nel 2017 e infastidita dal fatto che la cantante non abbia avuto “l’accortezza e la sensibilità” di incontrarla.
Germanotta che ha confessato di voler “studiare l’italiano e fare un film” in Italia. “Mio padre ha visto House of Gucci e gli sono venute le lacrime agli occhi. Se sono qui è grazie alla mia famiglia, so che mio nonno Giuseppe Germanotta ci vede ed è felice”.
Vinto un Oscar con Shallow, Gaga punta ora al bis come miglior attrice protagonista. “Vincerne un altro o avere anche solo una nomination sarebbe un onore”, ha precisato. “Mi piace recitare, studio da quando avevo 13 anni. A Star is Born ha cambiato tutto. Scott mi ha vista e mi ha voluto per questo film”.
Recensioni ancora sotto embargo, ma critica estera apparentemente divisa, tra chi grida al disastro camp e chi parla di (s)cult movie. Nel dubbio, tutti lodano Jared Leto e pronosticano una nuova nomination Academy per Gaga.
Eagle distribuirà House of Gucci il 16 dicembre prossimo, in 500 copie.