Per la prima volta nella storia Vogue Italia e British Vogue condividono una cover star: Lady Gaga, qui vestita Valentino e Schiaparelli, in posa per Steven Maisel, in attesa di puntare agli Oscar 2022 con House of Gucci.
Tra le due copertine vince nettamente quella con Gaga versione Tenerone di Drive In, mentre sull’abuso di photoshop da parte dei britannici stendiamo un velo pietoso.
Quel volto pare dipinto da animatori Disney. Nel dubbio Gaga ha lanciato House of Gucci, sottolineando come e quanto abbia duramente lavorato per diventare Patrizia Reggiani: “Ho iniziato con un dialetto specifico di Vignola, poi ho iniziato a lavorare nel modo di parlare più altolocato che sarebbe stato più appropriato in posti come Milano e Firenze. Nel film sentirai che il mio accento è leggermente diverso a seconda di chi sto parlando. È stata l’esperienza di una vita fare questo film perché ogni minuto di ogni giorno pensavo ai miei antenati in Italia e a cosa dovevano fare perché potessi avere una vita migliore. Volevo solo renderli orgogliosi, motivo per cui ho deciso di fare la performance su una donna vera e non sull’idea di una donna cattiva”. “Sono passati tre anni da quando ho iniziato a lavorarci”. “Sarò pienamente onesta e trasparente: ho vissuto come Patrizia Reggiani per un anno e mezzo. E ho parlato con un accento specifico per nove mesi. Anche fuori dal set. Sono sempre rimasta con lei“.
Vabbè amò. ANCHE MENO.