I SAG Awards sono i premi ‘attoriali’ più importanti d’America dopo gli Oscar. Nella stragrande maggioranza dei casi, visto e considerato che i votanti sono gli stessi, ovvero gli stessi attori di Hollywood, chi vince il SAG conquista poi anche l’ambita statuetta.
Ebbene nella notte sono stati assegnati i 27esimi Sag Awards, con Chadwick Boseman e Viola Davis incoronati migliori attori dell’anno grazie al sopravvalutato Ma Rainey’s Black Bottom. Non capitava dal 1999 che un film vincesse entrambi i SAG principali, ovvero da “American Beauty”, quando a farcela furono Kevin Spacey e Annette Bening, poi clamorosamente sconfitta agli Oscar.
Per Viola Davis è il 5° Screen Actors Guild Award vinto, il 4° personale. Per Boseman, invece, si tratta chiaramente dell’ennesimo riconoscimento ‘emotivo’, legato alla sua tragica scomparsa, avvenuta lo scorso anno. L’omaggio postumo che Hollywood vuole dare al suo Black Panther. Ed è indubbio che sia così, vista la presenza del più grande Anthony Hopkins degli ultimi 30 anni in cinquina. Nessuno quest’anno si è anche lontanamente avvicinato all’Hopkins di The Father, gigantesco e monumentale, eppure Boseman lo sta battendo ovunque. Anche il SAG per la Davis, va detto, grida vendetta, viste le presenze di
Vanessa Kirby, Frances McDormand e Carey Mulligan, tutte strepitose e a mio avviso superiori alla Viola targata Netflix.
Per il resto, vittoria a sorpresa ma meritata per la splendida Youn Yuh-Jung di Minari, con Daniel Kaluuya miglior attore non protagonista. I SAG tv hanno invece premiato chi dovevano premiare.
The Crown ha vinto per il 2° anno consecutivo il premio per il miglior cast, con il super Jason Bateman di Ozark miglior attore drama e la super Gillian Anderson di The Crown miglior attrice drama. Schitt’s Creek e Catherine O’Hara hanno completato la loro ultima stagione con l’ennesimo boom, dopo Golden Globe ed Emmy, mentre Jason Sudeikis ha subito sbancato i SAG grazie al suo atipico coach di calcio nella deliziosa Ted Lasso di Apple Plus.
Nulla da eccepire anche sulle miniserie, con Anya Taylor-Joy e Mark Ruffalo vincitori.
CINEMA
Miglior cast
“The Trial of the Chicago 7”
Miglior attore protagonista
Chadwick Boseman (“Ma Rainey’s Black Bottom”)
Miglior attrice protagonista
Viola Davis (“Ma Rainey’s Black Bottom”)
Miglior attrice non protagonista
Youn Yuh-Jung (“Minari”)
Miglior attore non protagonista
Daniel Kaluuya (“Judas and the Black Messiah”)
SERIE TV
Miglior cast tv
“The Crown”
Miglior attore serie drama
Jason Bateman (“Ozark”)
Miglior attrice serie drama
Gillian Anderson (“The Crown”)
Miglior cast serie comedy
“Schitt’s Creek”
Miglior attrice serie comedy
Catherine O’Hara (“Schitt’s Creek”)
Miglior attore serie comedy
Jason Sudeikis (“Ted Lasso”)
Miglior attrice in una miniserie
Anya Taylor-Joy (“The Queen’s Gambit”)
Miglior attore in una miniserie
Mark Ruffalo (“I Know This Much Is True”)
Migliori stunt in un film
“Wonder Woman 1984”
Migliori stunt in una serie
“The Mandalorian”