“Apprendiamo con sdegno la strumentalizzazione con la quale Chiara Ferragni ha voluto attaccare Regione Lombardia e chi in questi mesi sta lavorando per vaccinare il maggior numero di lombardi”. “Falsificare una notizia al solo fine di mettere sotto attacco la Regione, non solo non è corretto ma appare anche come un atto di falsa propaganda politica, degna dei peggiori regimi comunisti. Riteniamo, inoltre, che personaggi che si prestano a queste falsificazioni non siano degne di poter ricevere l’Ambrogino d’Oro e quindi la signora Ferragni restituisca l’attestato e si metta al lavoro seriamente per il bene dei milanesi e dei lombardi”.
I consiglieri comunali a Milano della Lega, Max Bastoni e Gabriele Abbiati, hanno così reagito alla sfuriata social di Chiara Ferragni, ieri diventata virale e con la Lombardia a trazione leghista in primo piano. Il disastro della gestione pandemica e vaccinale della giunta Fontana è sotto gli occhi di tutti, a meno che non siate leghisti come la consigliera regionale Silvia Scurati, che ha rincarato la dose: “Polemica sul nulla che è evidentemente specialità della casa. L’omessa segnalazione del Comune di residenza nella compilazione dell’adesione è l’unico problema. L’altro problema è la celebrità che induce qualcuno a inventare curiose e strane agevolazioni già smentite da Ats. Il duo Ferragnez ogni giorno ne inventa una e per carità è chiaro che abbiano necessità di mantenere la loro esposizione mediatica ma evitino bufale che creano solo tensioni in un momento delicato per la Lombardia”.
Fatto sta che DOPO la sfuriata di Chiara Ferragni sulla vaccinanzione della nonna over-80 di Fedez, strano a dirsi, questa è stata l’immediata replica di Letizia Moratti, Vicepresidente e Assessore al Welfare della regione Lombardia.