Il 20 marzo del 1990 (ma c’è chi dice il 27, vai a capì) usciva negli Usa Vogue, primo singolo estratto dall’album I’m Breathless, scritto e prodotto da Madonna e Shep Pettibone. E nulla fu più come prima.
E pensare che Vogue era stata concepita come b-side del singolo Keep It Together. Solo successivamente, grazie alla casa discografica, la canzone venne inclusa all’ultimo momento in I’m Breathless, in modo del tutto forzato visto e considerato che Vogue, a differenza di tutti gli altri brani presenti nel disco, non ha nulla a che vedere con Dick Tracy.
Con Vogue, come ampiamente visto in Pose 2, Madonna porta in auge a livello internazionale il vogueing, fino a quel momento unicamente diffuso nelle ballroom LGBT d’America, dando loro voce, finalmente visibilità.
Il fantastico video, diretto da un giovanissimo David Fincher (che aveva già messo mano ad Express Yourself e Oh Father), omaggia i look dei film anni trenta, tra citazioni di Tamara de Lempicka, Marlene Dietrich e omaggi a Horst P. Horst, riconosciuto anche nei crediti.
Memorabile, pochi mesi dopo l’uscita, il live agli MTV Video Music Awards del 1990, con Madonna e i suoi ballerini vestiti in pieno stile Francia del XVIII secolo, con la cantante negli abiti della regina Maria Antonietta.
31 anni dopo, Vogue è ancora lì, monolite del pop, intoccabile e inattaccabile, a far ballare qualsiasi generazione su piazza.