Il 26 febbraio del 2001 prendeva vita il cinquantunesimo Festival di Sanremo, per la seconda volta in mezzo secolo condotto da una donna. Raffaella CarrĂ , affiancata da Megan Gale, Massimo Ceccherini ed Enrico Papi.
Un Festival rimasto indelebile nella memoria di tutti per una sfida d’altri tempi, tutta al femminile, tra due cantanti eccezionali con due canzoni memorabili.
Elisa, fin lì interprete solo e soltanto di canzoni in lingua inglese, e Giorgia, di ritorno al Festival dopo un primo e un terzo posto.
Zucchero Fornaciari firmĂ² entrambi i brani, con Caterina Caselli non solo discografica di Elisa ma anche dei Gazosa, che vinsero tra i giovani.
Luce (tramonti a nord est) era stata scritta da Elisa in inglese, poi tradotta in italiano con l’aiuto di Zucchero, che buttĂ² giĂ¹ l’inciso (“siamo nella stessa lacrima“). Tutto questo proprio per partecipare al Festival, e non a caso fu la prima canzone pubblicata in italiano da Elisa nella propria carriera. A dirigere il video, udite udite, un giovanissimo Luca Guadagnino.
Elisa vinse anche il premio della Critica, con Luce (tramonti a nord est), battendo così Giorgia e la sua Di sole e d’azzurro, vocalmente parlando difficilissima e indubbiamente piĂ¹ tradizionale, ‘sanremese’, rispetto al brano della collega. Probabilmente gli ultimi due iconici brani festivalieri, quelli che hanno lasciato il segno, diventando classici, da subito. 20 anni, a me sembra ieri.