Travolto dalle critiche dopo l’uscita del documentario sulla vita privata di Britney Spears, in cui erano tornati a galla filmati in cui di fatto offendeva l’ex fidanzata cavalcandone la popolarità per lanciare la propria carriera da solista, Justin Timberlake ha preso carta e penna social per chiedere scusa a Britney e a Janet Jackson, denudata nel corso di un celebre e indimenticato Super Bowl.
«Ho visto i messaggi e i commenti, ho visto la vostra preoccupazione e voglio rispondere. Sono terribilmente dispiaciuto per il periodo della mia vita in cui le mie azioni hanno alimentato il problema, in cui ho parlato a sproposito o non ho parlato quando avrei dovuto farlo». «So di non aver fatto abbastanza in quei momenti, so di aver beneficiato di un sistema che giustifica la misoginia e il razzismo. Voglio scusarmi direttamente con Britney Spears e Janet Jackson perché gli voglio bene e le rispetto. So di aver fallito. La nostra industria è malata. Fa in mondo che gli uomini, soprattutto quelli bianchi, abbiano successo. È progettata così. E in quanto uomo in una posizione privilegiata, devo dirlo a voce alta. Per colpa della mia ignoranza, non avevo capito che stesse succedendo alla mia vita, ma non voglio più approfittare del dolore degli altri. Non sono stato perfetto a gestire questa situazione durante la mia carriera. So che le mie scuse sono solo un primo passo e non cancellano il passato. Ma voglio prendermi le mie responsabilità e far parte di un mondo che aiuta e sostiene gli altri».