È il 1974 quando Donatella Rettore, appena 21enne, debutta al Festival di Sanremo con Capelli sciolti, brano che passa praticamente inosservato nell’anno del trionfo di Iva Zanicchi davanti a Domenico Modugno e Orietta Berti. Nel 1977 Donatello bissa con Oh Carmela, in un’edizione vinta dagli Homo Sapiens davanti a Collage e I Santo California. Ma gli anni ’70, si sa, per Sanremo furono un disastro.
Nel 1986, in pieno rinascimento festivaliero, Rettore torna all’Ariston con un pezzone, Amore stella, inizialmente pensata per Viola Valentino e immeritatamente solo 13esima nell’anno della vittoria di Eros Ramazzotti davanti a Renzo Arbore e Marcella. Brano poco amato dalla Rettore, perché troppo melodico e associato alla morte del padre, avvenuta proprio in quel periodo. Epico lo scontro al cospetto di Vincenzo Mollica tra Bella e Donatella (video in testa), così come è epico il look della cantante, con abito fantascientifico.
Nel 1994 l’ultima esperienza festivaliera per Rettore con la sublime Di notte specialmente, solo decima nell’anno del boom di Aleandro Baldi davanti a Giorgio Faletti e a Laura Pausini.
27 anni senza Donatella a Sanremo è uno scempio, e dispiace star qui a rimarcarlo, vista la grandiosità del personaggio e l’eccezionalità della voce. Nel 2023 saranno 70 anni. Rivoglio Rettore all’Ariston. Grazie.
1974 – Capelli sciolti (non finalista)
1977 – Carmela (11ª classificata)
1986 – Amore stella (13ª classificata)
1994 – Di notte specialmente (10ª classificata)
