L’attrice portoghese Lídia Franco, 76 anni, ha denunciato pubblicamente il presunto comportamento violento di Adam Driver sul set del film “L’uomo che uccise Don Chisciotte“, diretto da Terry Gilliam e interpretato dall’attore.
Durante un podcast che ha fatto il giro dei media portoghesi, l’attrice ha accusato il collega americano di essersi “comportarsi molto male” e di avere avuto atteggiamenti negativi. “Bravo attore ma persona terribile”, ha precisato.
“Ho avuto un’esperienza terribile girando quel film a causa di Adam Driver. Potrebbe essere un grande attore, ma è una persona terribile e non merita che noi siamo qui ora a parlare di lui“, ha esordito l’attrice, per poi insistere. “Si è comportato molto male con me. Fisicamente. Mi ha attaccato. E non aveva niente a che fare con la scena. È molto grave. Le mani dei membri della produzione erano legate e non potevano fare nulla. È stato un attacco mimetizzato con una sedia”.
Franco ha poi rivelato le presunte imposizione di Adam Driver alla produzione del film.
“Una delle cose che ha iniziato a fare in Spagna era chiedere che, durante le prove, tutti i tecnici lasciassero il set. Lo ha chiesto e ha continuato a farlo in Portogallo, ma alcuni tecnici portoghesi si sono rifiutati. Ha preteso, credo per contratto, che nessuno potesse guardarlo. Se lo guardavano, le comparse venivano immediatamente licenziate. Ed è successo“.
Driver e Gilliam, per ora, non hanno replicato alle pesantissime accuse di Lídia Franco